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Cronaca

“Cascina per cascina” l’opera di prevenzione dei carabinieri

Il nuovo servizio di prossimità nelle case isolate voluto dal comandante provinciale dell’Arma astigiana Bernardino Vagnoni

“Cascina per cascina” la prevenzione dell’Arma

“Cascina per cascina”, nelle zone più isolate, dalle borgate dei paesi dell’Astigiano alle frazioni della città. E’ il nuovo servizio voluto dal comandante provinciale dei carabinieri di Asti Bernardino Vagnoni ed annunciato nei giorni scorsi, in un incontro con i giornalisti in cui ha fornito i dati dell’attività svolta dall’Arma astigiana nel corso del 2017. «Si tratta di un servizio di prossimità che nasce dall’esperienza positiva che si svolge già da alcuni anni sul territorio di Roccaverano e avviata su iniziativa del maggiore Lorenzo Repetto che allora guidava la Compagnia dei carabinieri di Canelli», ha spiegato il comandante provinciale (oggi il maggiore Repetto guida il Nucleo investigativo al Comando provinciale). La stazione dei carabinieri di Roccaverano opera su una zona popolata principalmente da residenti di età compresa tra i 60 e i 90 anni: «In linea di continuità con la bisecolare storia di prossimità ai cittadini che caratterizza l’Arma, è stato posto in essere un servizio di prevenzione effettuato dai militari della stazione “porta a porta”, a favore delle fasce più deboli».

In aiuto ai cittadini più deboli

«Il servizio intanto serve a far conoscere i carabinieri che operano sul territorio ed è un’occasione per fornire ai cittadini consigli e semplici regole che possono evitare spiacevoli episodi di furti, truffe e rapine – ha evidenziato il colonnello Vagnoni – Intendiamo estendere tale attività su tutto il territorio dell’Astigiano ed anche alle frazioni della città di Asti, che in alcuni casi presentano le stesse caratteristiche di abitazioni isolate così come troviamo nei paesi della provincia». Da rimarcare come i carabinieri che si recano a parlare con chi abita in cascine isolate «ricevono anche un feedback immediato delle esigenze della popolazione ed è quindi messo nelle condizioni di intervento più opportune, attivando anche le altre strutture socioassistenziali presenti sul territorio».

Una scheda informativa

Il servizio “porta a porta” rappresenta «un’opera di sensibilizzazione che mira a realizzare una consapevolezza importante nel cittadino, la cosiddetta “sicurezza partecipata”, sviluppando di conseguenza un’efficiente rete di comunicazione che permette di prevenire situazioni di pericolo».
Il servizio viene svolto settimanalmente e i carabinieri corredano l’attività di una scheda d’informazione, utile ad esempio per contattare familiari di anziani che vivono soli o individuare rapidamente chi vive in una determinata zona. «Si tratta di una carta in più di cui disponiamo per migliorare l’opera di prevenzione in cui siamo impegnati – conclude il comandante Vagnoni – In aiuto ci viene anche il “Controllo di vicinato”, il cui protocollo è stato firmato nei giorni scorsi per la città di Asti da sindaco e Prefetto; un servizio già attivo proprio nella zona della Valle Bormida». Importante sarà l’apporto in tale iniziativa anche dei carabinieri forestali, che svolgono specifiche attività in merito alla tutela del territorio e dispongono di una particolare conoscenza delle zone collinari.

Marta Martiner Testa

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