“Quello che non ti dicono”. Questo il titolo del nuovo libro, edito da Mondadori, di Mario Calabresi, già direttore dei quotidiani La Stampa e Repubblica.
L’ha presentato nei giorni scorsi in diretta Facebook sulla pagina della libreria astigiana Alberi d’Acqua, intervistato da Laura Fedigatti e Valentina Marcoli. L’incontro è stato possibile grazie a “Libri da Asporto”, una comunità che unisce editori e librai su un’unica piattaforma di relazioni e cultura, in collaborazione con Book Advisor.
E’ una storia dimenticata quella che Calabresi racconta. E’ una storia che non ha cercato lui ma che è venuta a cercarlo. «Mi ci hanno trascinato dentro. E’ stata un’irruzione nella mia vita che mi ha chiamato a scrivere».
La vicenda di Carlo Saronio incontra così lo scrittore. Lo fa attraverso un messaggio su Facebook. E’ il nipote di Carlo a scrivere a Mario Calabresi chiedendogli di ricostruire i fatti. «Non c’è una riga di questo libro che sia romanzata – dice l’autore durante la diretta – scrivendo mi sono reso conto che la realtà era molto più stupefacente di quello che potessi aspettarmi».
La vicenda
Le pagine del libro portano indietro il lettore al 1975, quando Carlo Saronio viene rapito e ucciso all’età di 25 anni. Il rapimento viene commissionato da una testa politica a una manovalanza operativa. Un omicidio rimosso perché la famiglia di Saronio non ne ha mai voluto parlare. Proveniente da una famiglia milanese molto benestante che possiede un’industria chimica. Carlo entra in conflitto con le idee conservatrici dei familiari e inizia a frequentare le periferie, avvicinandosi ai gruppi extraparlamentari di sinistra.
Il primo colpo di scena di questa storia è che a rapire Carlo sono gli stessi suoi amici del gruppo Autonomia Operaia. Decidono di rapirlo e di chiedere il riscatto per potere finanziare il gruppo e svoltare nella lotta armata. Carlo muore durante il rapimento, senza sapere che la sua fidanzata è incinta. Oggi Marta è una donna che ha bisogno di scoprire chi fosse suo padre.
E’ così che Mario Calabresi compie una ricostruzione familiare, interrogando gli archivi per ricostruire la Milano di quel tempo e i momenti di questa vicenda, mettendo insieme i tasselli. Una vicenda inesplorata e oscura che restituisce il clima dell’Italia degli anni ’70.