Le “Drug Queen”, le signore accusate di gestire un vasto spaccio di droga in città, attendono la decisione del gip Di Naro davanti alla quale si è tenuto il processo con rito abbreviato.
La sentenza è prevista per maggio. Nei giorni scorsi gli avvocati Caranzano, Cardello, Lamatina, Furlanetto e Calosso hanno difeso le loro assistite e i loro assistiti dalle accuse di essere “le signore e i signori” della droga.
Sono centinaia le cessioni che vengono contestate dal sostituto procuratore Fiz che ha coordinato le indagini dei carabinieri, ma i difensori dicono che nella quasi totalità dei casi non è stato provato il passaggio di droga e di denaro e in quelli in cui invece è stato accertato, si tratta di quantità minime o di una singola dose che, trattandosi per lo più di soggetti a loro volta tossicodipendenti, non giustifica un’accusa così grave. Il pm ha chiesto una condanna a 2 anni e 10 mesi e una multa di 16 mila euro per Veronica Di Tarsia e Sara Tognoni; 3 anni e 4 mesi e 16 mila euro di multa per Luana Vitale e Samantha Vecchio. Pene più gravi per gli uomini di questo troncone processuale: 7 anni e 33 mila euro di multa per Mikel Gokhaj e 4 anni e 2 mesi e 22 mila euro per Hafedh Selmi.