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19 marzo: la Festa di tutti i Papà

Sul giornale in edicola trovate tutte le dediche per la Festa del Papà

La festa del papà, ricorrenza civile diffusa in diverse aree del mondo, viene celebrata in onore della paternità e dell’influenza sociale dei padri. La data in cui si festeggia varia da nazione a nazione.

L’evento, nato nei primi decenni del ventesimo secolo, è complementare alla festa della mamma. Spesso è accompagnato dalla consegna di un regalo al proprio padre.

Già nel 1871 la Chiesa aveva proclamato San Giuseppe (festeggiato il 19 marzo) protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale.

La data della ricorrenza varia a seconda dei Paesi. In alcuni, di tradizione cattolica, la festa del papà cade il giorno di San Giuseppe, ossia il 19 marzo. Nei Paesi di tradizione anglosassone, molti dei quali nel continente americano, si tiene la terza domenica di giugno; in altre nazioni ancora, invece, la data segue tradizioni locali. Fino al 1976, il giorno in cui la Chiesa celebra San Giuseppe, era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili ma venne eliminato nel marzo 1977.

Sul numero che trovate in edicola abbiamo pubblicato tutte le dediche con foto che avete mandato in occasione della Festa del Papà.

San Giuseppe, archetipo del padre, nella tradizione popolare protegge anche gli orfani, le giovani nubili e i più sfortunati.

Infatti, in alcune zone della Sicilia, il 19 marzo è tradizione invitare i poveri a pranzo. In altre aree l’evento coincide con la festa di fine inverno: quali riti propiziatori si brucia l’incolto sui campi da lavorare e sulle piazze si accendono falò da superare con un balzo.

Il dolce tipico della festa ha varianti regionali ma è, per lo più, a base di creme o marmellata. Famosa, a Napoli, è la zeppola di San Giuseppe.

In Toscana e in Umbria è diffusa la frittella, preparata con riso cotto nel latte e aromatizzata con spezie e liquori prima di essere fritta.

In Emilia-Romagna abbiamo la “raviola”, piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno e poi cotta al forno o fritta.

In alcune regioni del centro Italia (soprattutto Toscana, Umbria e Lazio) sono diffusi dei dolcetti, sempre fritti, a base di riso cotto nel latte a cui si aggiungono a piacere vin santo, uva passa o canditi: vengono chiamati frittelle.

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