E’ stata rinnovata ieri (martedì), al Polo universitario astigiano, la firma alla convenzione (siglata per la prima volta nel 2016) tra la Diocesi e il Consorzio Asti Studi Superiori, che si rifà al Manifesto condiviso fra la conferenza dei rettori delle Università italiane (CRUI) e la conferenza episcopale italiana (CEI) in cui si riconoscono vicendevolmente il rispettivo ruolo formativo e culturale nella società.
Firmatari il vescovo Marco Prastaro, in visita alla sede del Polo, e Mario Sacco, presidente del consorzio che gestisce a livello amministrativo il Polo.
Le parole di Mario Sacco
“Di concreto – ha esordito il presidente Sacco – c’è una grande collaborazione fra la diocesi e il Polo universitario perché, in questa sede, si pensa al futuro delle nostre generazioni con importanti corsi, anche a livello di numeri, che nemmeno il Covid è riuscito a ridimensionare. A Scienze viticole, ad esempio, partecipano 190 iscritti provenienti da tutto il mondo, così come a quelli di Tecnologie alimentari, Servizi sociali, Infermieristica e Scienze motorie. Tutti corsi al passo con i tempi, che creano canali occupazionali importanti. Inoltre – ha aggiunto Sacco – stiamo pianificando una collaborazione con il Politecnico di Torino per preparare figure professionali aziendali con stage e tirocini presso le aziende, così da introdurre, grazie alla pratica, i ragazzi al mondo del lavoro”.
L’intervento di monsignor Prastaro
“Sono contento di questa collaborazione tra diocesi e Polo universitario – ha risposto monsignor Prastaro – sta a noi infatti formare le nuove generazioni cui dobbiamo dare strumenti intellettuali, tecnici e scientifici, senza dimenticare che sono persone e vanno considerate nella loro interezza. A questo proposito, sentendomi ormai astigiano, vorrei condividere con voi un sogno: siamo nella terra di un vino che è tra i migliori in commercio, abbiamo la terra, il sole, le colline, i vitigni, una storia lunga centinaia di anni, non mancano le capacità. E, allora sarebbe bello se i corsi di Scienze viticole della nostra università potessero entrare a far parte dei top mondiali”.
La visita alla sede
Prima della firma è stata fatta una visita al laboratorio tecnologico per gli studenti di Infermieristica, alla sala di regia per la teledidattica e alle aule informatizzate. Ad accompagnare monsignor Prastaro, tra gli altri, don Mauro Canta, responsabile della Pastorale universitaria diocesana, e il sindaco Maurizio Rasero.