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I gestori delle piscine lanciano l’ennesimo grido d’allarme

È un appello volto a tutelare 4.000.000 di italiani che frequentano le piscine e 2.000 imprese sportive che gestiscono impianti natatori.

Un nuovo S.O.S. è stato lanciato dal Coordinamento delle associazioni dei gestori degli impianti natatori che unisce vari soggetti impegnati nella gestione delle piscine. Un grido d’allarme volto a tutelare 4.000.000 di italiani che frequentano le piscine e 2.000 imprese sportive che gestiscono impianti natatori.

Nel recente “ForumPiscine”, svoltosi a marzo, è emersa la drammaticità del momento: «Le piscine italiane rischiano di non aprire più, – fanno sapere dal Coordinamento – questo è il settore in assoluto più penalizzato nella grave crisi economica generata dalla pandemia». Gli impianti sono chiusi da febbraio 2020 senza una data presunta di riapertura per il 2021, ma, spiegano dal sodalizio, «i decreti emergenziali non hanno considerato le peculiarità del settore piscine escludendo i gestori dal 95% degli aiuti previsti».

A ciò si aggiungono le spese necessarie per conservare il patrimonio impiantistico pubblico con alti costi da sostenere nonostante la chiusura. «I gestori di impianti natatori AGISI, ASSONUOTO, Insieme si vince, Piscine del Piemonte e SIGIS – si legge in una nota stampa – lavoreranno in questo periodo emergenziale per la sopravvivenza degli impianti natatori».

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