Il Direttore Generale della Fondazione FS, l’ingegner Luigi Francesco Cantamessa Armati, lo aveva annunciato nello scorso mese di ottobre, quando lo avevamo incontrato alla stazione di Neive: l’impegno a realizzare gli interventi per il ripristino della tratta ferroviaria Neive-Alba finalizzata alla riapertura per il passaggio dei treni storici a fini turistici. E quanto detto è stato mantenuto. Proprio nella giornata di ieri, domenica, la comunicazione ufficiale da parte di Fondazione FS dei lavori realizzati sul tratto ferroviario della linea Neive-Alba, che fa parte delle linee Asti-Alba e Alessandria-Cavallermaggiore.
«Come preannunciato nei mesi scorsi, la Fondazione FS, grazie a Rete Ferroviaria Italiana, ha avviato gli interventi finalizzati al ripristino della tratta Alba – Neive, della linea Alessandria – Cavallermaggiore, sospesa dal 2010 e riattivata, per tratte successive, ad uso turistico. È in corso lo sfalcio completo della vegetazione infestante, successivamente si procederà alla manutenzione della sede ferroviaria, delle opere d’arte e degli apparati di sicurezza – spiega Fondazione FS – Terminati gli interventi, questo spettacolare tratto ferroviario, immerso tra i vigneti delle Langhe e le colline del Barbaresco, area Patrimonio dell’UNESCO, potrà essere percorso dai treni storici e turistici della Fondazione FS nel segno di una mobilità turistica sempre più sostenibile».
Progetti e impegni che si sono già concretizzati in questi ultimi anni sul tratto da Asti a Castagnole Lanze e da Neive e Nizza Monferrato, con il passaggio, più volte, dei treni storici che hanno portato tanti turisti nei paesi dell’Astigiano (nello scorso ottobre, ad esempio, 200 persone avevano raggiunto Castagnole Lanze a bordo del “Treno del Barbera” per una visita al paese, con il suo centro storico e le sue ricchezze enogastronomiche). E, sempre nell’ottobre 2020, l’ingegner Cantamessa, con il suo staff e i tecnici di RFI, aveva effettuato un sopralluogo sulla Neive-Alba, passando per la galleria Ghersi: «Gli esiti del sopralluogo odierno sono soddisfacenti e l’operato di RFI ha garantito un ottimo lavoro di mantenimento della linea: posso annunciare che a partire dal marzo 2021 la linea ferroviaria potrà essere regolarmente percorsa dai treni storici, attraverso un programma strutturato che rappresenterà un’offerta turistica importante per questi territori. Il passaggio dei treni storici potrebbe riguardare non più solo eventi isolati, ma ogni weekend potremo avere convogli per i turisti che percorrono lo spettacolare territorio compreso tra Asti e Alba», aveva detto in quella giornata il Direttore Generale Cantamessa, scendendo dal “carrello” attraverso cui era stato effettuato il primo viaggio sulla linea dopo tanti anni di abbandono.
«Non vogliamo sentir parlare di piste ciclabili su questa linea e ci opporremo a progetti in tal senso. Ricordo che la linea, risalente al 1800 e tutelata, è “in sospensione”, ma “in esercizio”; e lo scopo della Fondazione è quello di interrompere tale sospensione. Si potrà aprire ai viaggi turistici anche in ogni weekend. Si tratterà di un turismo slow, attraverso una riapertura della linea da Asti ad Alba in maniera dolce, sostenibile, che rappresenterà per le comunità del territorio una risorsa importante in chiave turistica – aveva aggiunto il Direttore di Fondazione FS – Inoltre, la linea è assolutamente adatta per i treni storici così come per convogli per il trasporto quotidiano dei pendolari, ma anche per il trasporto merci».
L’avvio dei lavori di Fondazione FS sulla linea Neive-Alba è stato salutato con grande favore dal Co.MIS, il Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile di Asti che si batte per la riapertura delle linee ferroviarie “sospese” nell’ottica del ritorno ad una mobilità all’insegna del rispetto dell’ambiente e della valorizzazione del patrimonio storico locale rappresentato dalle ferrovie. «Apprendiamo con piacere l’avvio dei lavori di adeguamento al tratto Neive-Alba della linea Asti-Alba, finalizzati al passaggio dei treni storici di Fondazione FS, come da impegno dichiarato dal Direttore Cantamessa in occasione del sopralluogo effettuato nel mese di ottobre scorso – dice Fulvio Bellora del Co.MIS – Lo consideriamo come il primo passo verso la completa riattivazione quindi anche al traffico commerciale e la parola fine a progetti fantasiosi, costosi e privi di logica».
(Immagini di Fondazione FS)