Espulsione per 36 tunisini
Nella giornata di ieri la Questura di Asti ha avviato le procedure per l’accompagnamento di 36 tunisini ai centri di permanenza e il conseguente rimpatrio dopo il provvedimento di espulsione adottato dal Prefetto Alfonso Terribile. Risale a qualche settimana fa l’arrivo nell’Astigiano di un gruppo di poco più di 70 migranti, molti dei quali tunisini, provenienti da Lampedusa e ospitati presso il Centro della Croce Rossa Italiana di Castello di Annone per trascorrere il previsto periodo di isolamento sanitario, prima di essere poi ricollocati in altre strutture in base alle posizioni amministrative di ciascuno. Al termine del costante monitoraggio effettuato dall’ASL astigiana, durante il quale il Centro è stato vigilato in maniera continuativa dalle forze dell’ordine con servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti dal Questore di Asti Sebastiano Salvo, nelle prime ore di ieri mattina, lunedì, la Questura ha avviato le procedure di accompagnamento ai centri di permanenza per l’espatrio di Torino e Gradisca d’Isonzo (GO) di 36 cittadini tunisini, tutti uomini e di età compresa tra i 20 e 25 anni, nei confronti dei quali sono stati emessi provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale, adottati dal Prefetto di Asti con contestuali decreti di trattenimento, a firma del Questore, presso i C.P.R. individuati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza .
Accompagnati ai centri per l’espatrio
I servizi di ordine e sicurezza pubblica disposti per l’accompagnamento sono stati assicurati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, con il concorso dei Reparti Mobili della Polizia di Stato e del Battaglione Mobile dei Carabinieri, assegnati, in sede centrale, dall’Ufficio Ordine Pubblico del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Un primo gruppo di 15 stranieri, a bordo di un pullman, è stato scortato al centro di Gradisca d’Isonzo, mentre altri 21 stranieri, sempre con l’impiego di analoghi mezzi, sono stati accompagnati al centro “Brunelleschi” di Torino. Le procedure di espulsione sono terminate nel tardo pomeriggio con la presa in consegna da parte dei centri di permanenza dei migranti che, nei prossimi giorni, a conclusione delle previste procedure di convalida, saranno rimpatriati.
3 risposte
BENE …..SPERIAMO CHE SIA COSÌ
Qualche azzeccagarbugli farà ricorso contro l’espulsione, ci devono pagare le pensioni !
NON fargli toccare il suolo italico non sarebbe meno oneroso ?