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Ambulanti contro il nuovo mercato di piazza Alfieri: «Ammucchiati come bestie al mattatoio»

Gli operatori rimasti nella parte interna lamentano problemi di spazi e di sicurezza – Il vicesindaco Coppo replica: «Confronto aperto, ma non si torna indietro»

«Siamo ammucchiati come le bestie al mattatoio». È con un paragone estremo che diversi ambulanti del mercato di piazza Alfieri commentano la nuova disposizione dei banchi voluta dall’amministrazione Rasero. Questa mattina, infatti, si è attuata la ridistribuzione dei banchi dello storico mercato di Asti che, fino a sabato, occupava l’intera area della piazza. Da oggi, in via sperimentale, numerosi ambulanti sono stati ricollocati davanti ai portici Anfossi, sui due lati dell’isola pedonale; altri in piazza Libertà, davanti alla sede della banca, ma molti sono rimasti nel perimetro interno della piazza, occupando circa la metà dello spazio di prima. Il resto dell’area è rimasto parcheggio, anche se a pagamento.

La sperimentazione del mercato dovrebbe durare almeno sei mesi, ma un gruppo di operatori aveva sollevato una vivace querelle criticando il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore al commercio Marcello Coppo (Fratelli d’Italia), dando proposte alternative e presentando un ricorso al TAR per fermare la nuova disposizione. Accuse ribadite anche questa mattina davanti ai giornalisti, alla polizia municipale e ad alcuni consiglieri comunali di minoranza, Mario Malandrone e Angela Quaglia, giunti sul posto per vedere dal vivo ciò che sarebbe avvenuto con l’avvio della riforma.

Così, mentre da una parte molti ambulanti hanno aperto regolarmente il banco seguendo la nuova disposizione, altri non l’hanno fatto, o non hanno potuto farlo, rinunciando all’incasso.

«C’era semplicemente un problema di parcheggi – commenta uno degli operatori – e anziché fare questa modifica avrebbero potuto aumentare un minimo il plateatico dei banchi così da recuperare i 1.000 euro che prendono dagli stalli blu il mercoledì e i 1.000 del sabato. Invece hanno realizzato un’isola pedonale mezza occupata e mezza no che non ha nessun senso, hanno spezzato il mercato e ci hanno schiacciato uno vicino all’altro tanto da creare problemi di sicurezza: nell’isola pedonale ci sono 4,5 metri di passaggio mentre all’interno della piazza 2,20 metri. Con queste larghezze, in caso di emergenza, non possono passare né un’ambulanza né i vigili del fuoco».

Gli operatori contrari alla nuova disposizione dei banchi contestano, in particolare, gli standard di sicurezza tra i viali principali e in quelli laterali. C’è poi chi fa presente di avere un furgone lungo 7,5 metri e di non poter né entrare, né uscire per raggiungere il suo stallo: «Darò le chiavi del furgone al sindaco e all’assessore – spiega la titolare del banco rimasto fuori dall’area di vendita – e che ci provino loro a fare manovra in mezzo agli altri banchi».

Anche la possibilità di parcheggiare in metà piazza non è ritenuta un’idea utile per rilanciare il mercato: «Da cento e passa anni non ci sono mai stati i banchi accatastati così – tuona un’operatrice – Ma il problema è nato quando l’amministrazione ha realizzato quel pezzo di area pedonale dove non passano neanche i “cani morti”».

Quaglia e Malandrone: «Questa amministrazione sta facendo morire il commercio»

I consiglieri di opposizione Mario Malandrone (Ambiente Asti) e Angela Quaglia (CambiAMO Asti) rilanciano le critiche contro l’amministrazione Rasero accusandola di essere stata sorda rispetto alle tante perplessità arrivate da più parti.

«L’avevamo detto in molti modi che non avrebbe funzionato – commentano i due consiglieri – Anche nella maggioranza c’erano soluzioni diverse, ma questi stalli proprio non vanno. Tra un banco e l’altro si arrivano ad avere anche passaggi di poche decine di centimetri. Così facendo l’amministrazione rovinerà questo mercato e lo farà chiudere».

«Se l’intenzione era di mettere mano al mercato avrebbero dovuto rilanciarlo, non affossarlo – aggiunge Quaglia – La nuova viabilità, comunque, non è stata una gran pensata e questo ha creato il disagio attuale. Qui, invece di migliorare, andiamo ogni volta indietro: il commercio fisso l’hanno fatto morire avendo fatto aprire un tot di supermercati in periferia; stanno facendo morire il mercato ambulante; il Mercato Coperto è già bello che morto e l’ortofrutticolo è un disastro insieme a quello di piazza Catena. Ma è la politica commerciale di questa amministrazione che è un disastro».

Quaglia e Malandrone hanno immediatamente scritto un’interrogazione urgente sul caso ribadendo quanto già dichiarato dal vivo e chiedendo spiegazione al sindaco Rasero e al vice Coppo.

Coppo: «Come prima non si torna, ma sono pronto al confronto»

Anche l’assessore Coppo è rimasto a lungo questa mattina in piazza Alfieri dove ha avuto un primo confronto con gli operatori scontenti, ma anche l’appoggio di quelli che non hanno nulla da ridire sulla nuova disposizione. «Alcuni ambulanti mi hanno chiesto un incontro che faremo domani pomeriggio. Confermo di essere sempre disponibile ad ascoltare gli operatori come sono disponibile a verificare se sia possibile allargare le corsie interne, ma indietro non si torna. Lo dico perché è vero che ci sono alcuni ambulanti scontenti, ma ce ne sono molti altri, la maggior parte, soddisfatti e favorevoli alla nuova disposizione dei banchi».

L’assessore Coppo rimanda però al mittente le accuse mosse dai consiglieri Malandrone e Quaglia: «La modifica della viabilità in piazza Alfieri ha reso più fluido il traffico e l’area pedonale viene usata per il mercato bisettimanale, per quello della Coldiretti, per il mercatino dell’antiquariato e per Gusti e Sapori. Spazio che il commercio prima non aveva. Abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione il Mercato Coperto che era in una situazione disastrosa mentre adesso abbiamo portato tre nuovi operatori. Inoltre ogni commerciante paga al Comune solo la sua parte e non quella degli altri morosi. Il mercato di piazza Catena è stato risistemato, ma è mia intenzione intervenire ancora. Però – replica Coppo – sottolineo che questa amministrazione non ha aumentato di un metro la grande distribuzione perché le aperture che ci sono state le abbiamo ereditate da chi ci ha preceduto. Noi, invece, abbiamo creato più occasioni per sostenere il piccolo commercio, i bar, i ristoranti con mostre che non si erano mai viste prima e che hanno portato 110.000 visitatori, oppure con il Magico Paese di Natale».

Pareri positivi da parte dei clienti e qualche perplessità

Questa mattina non sono mancati pareri molto positivi da parte di diversi astigiani che frequentano abitualmente il mercato. La “rivoluzione” dei banchi sembra non aver creato particolari disagi a coloro che acquistano regolarmente in piazza Alfieri. «I banchi disposti lungo l’area pedonale sono più ordinati e c’è anche molto più spazio per camminare – commenta una signora intenta a fare acquisti – Personalmente vengo a piedi e la presenza del parcheggio non mi cambia nulla». Un’altra donna ha chiesto a un agente della polizia municipale il motivo del dimezzamento del mercato e della presenza di auto in sosta, ma le è stato subito spiegato che si tratta della nuova mappatura dei banchi. Ci sono state anche alcune voci più critiche, come quella di un signore fermato in piazza Libertà: «Hanno cambiato la posizione dei banchi, ma alla fine è sempre lo stesso mercato. Tanto valeva lasciare tutto uguale a prima». De gustibus.

[foto gallery Ago]

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