«In queste settimane di campagna elettorale stiamo svolgendo un altissimo servizio nei confronti della nostra comunità che senza la nostra presenza avrebbe un’enorme possibilità in meno di votare. Ci sono molte persone che incontro deluse da vari aspetti della politica, a livello nazionale e locale, che non sarebbero andate a votare perché non si riconoscono nelle due parti più nutrite della campagna elettorale o in quel civismo delle liste, nate per altri motivi». Così il candidato a sindaco di Azione, Più Europa e Volt, Marco Demaria, ha esordito durante l’assemblea regionale di Azione che si è tenuta ad Asti alla presenza di Claudio Lubatti, presidente della stessa assemblea, Gianluca Susta, segretario regionale e a Fausto Fogliati, segretario provinciale.
Demaria ha preso la parola dopo gli interventi dei vertici regionali e dopo quello di Federico Lucia, coordinatore cittadino, che ha portato un interessante contributo su come Asti debba investire molto di più nelle infrastrutture che creino lavoro, specie quelle digitali, nell’ottica di un grande progetto di rilancio della città guardando al futuro.
«Un aspetto che dobbiamo valutare è il concetto stesso di luogo di lavoro – ha detto Lucia – In un momento in cui si andrà verso una convivenza di smart working e di lavoro in presenza diventa necessario rivedere il concetto stesso di luogo di lavoro. Quindi incentiviamo, come politica, i luoghi di lavoro innovativi perché è un altro modo di attrarre le persone. Ad Asti i giovani quando guardano lavori innovativi guardano fuori città nonostante il Piemonte sia, tra le regioni italiane, una con il più alto tasso di innovazione. Iniziamo a incentivare i luoghi di lavoro innovativi, l’imprenditorialità giovanile innovativa che si portano dietro il concetto di industria 4.0, ma anche il vero e proprio concetto di luogo di lavoro come i modelli basati sull’Activity Based Working».
Ma Demaria si è soffermato sul presente, specie su toni della campagna elettorale: «Noi siamo gli unici a essere europeisti, pronti a portare l’Europa nel nostro territorio, gli unici che propongono agli astigiani un modello di sviluppo economico, lavorativo e sociale basato in primis sui fondi che possono arrivare dall’Europa, sulle progettualità e sulle innovazioni che arrivano guardando all’Unione. Ma io ho dei competitor che inneggiano il contrario».
Poi non ha lesinato una frecciata a Rasero: «Abbiamo già fatto due dibattiti pubblici, dedicati a platee diverse, con i sette candidati sindaci e Rasero, alle 21.50, prende e se ne va. Questa è una profonda mancanza di rispetto nei confronti del pubblico e del valore degli altri candidati». E ancora «Su quasi tutto Asti è impostata agli anni ‘80 e a quelle amministrazioni – ha evidenziato – C’è chi va nei circoli dei quartieri con un cabaret di bignole a chiedere il voto. Ma puoi chiedere il voto con un cabaret di bignole in un quartiere dove non ti sei presentato per anni?».
I candidati della lista di Azione, Più Europa e Volt, ufficializzati domenica alla Caffetteria Mazzetti, sono Federico Lucia, Eliana Anghinetti, Domenico Grassi, Irina Jornea, Marco Mogliotti, Cristina Rolla, Federico Trento, Valentina Lorenza Poglio, Raffaele Enrico Ramunno “Chicco”, Simonetta Amerio, Guido Corradi, Federica Sigliano, Davide Ieradi, Luisa Garrone, Alessio Gallia, Mara Repetti, Alberto Redoglia, Angelica Balbo, Enrico Rinaldis, Luca Bo, Alberto Demarchis, Riccardo Corradi, Luigi Demarchis, Fabio Daniele.
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[foto Billi e Ago]