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Attualità
Inaugurazione

Asti: il Libraccio apre in corso Alfieri la 58° libreria della catena

L’amministratore delegato Scioscia spiega la scelta di inaugurare un punto vendita ad Asti

L’apertura del negozio avverrà sabato 9 luglio, ma l’inaugurazione vera e propria si svolgerà giovedì 14 luglio. Nei prossimi giorni ad Asti aprirà il nuovo punto vendita della catena Il Libraccio, uno dei marchi più noti tra le librerie italiane e molto conosciuto tra gli appassionati di libri usati. Il Libraccio, che ha alle spalle 43 anni di attività sul territorio, è una catena gestita direttamente dalla società fondatrice, non ha negozi in franchising, vende libri nuovi, ma ha soprattutto un enorme catalogo di volumi usati, di qualsiasi genere. In più tratta anche libri di testo per le scuole, nuovi e usati e materiale didattico. Il Libraccio di Asti sta per aprire in corso Alfieri 188, a pochi passi da piazza Alfieri e vicino al negozio “Dm Italia”.

«Siamo una struttura con più di cinquecento persone – racconta Edoardo Scioscia, tra i fondatori della società e oggi suo amministratore delegato – Quello di Asti è il 58^ punto vendita che inauguriamo e fino ad oggi non abbiamo mai abbandonato una città nella quale siamo arrivati con i negozi. Abbiamo deciso di mantenere la nostra linea di sviluppo, nonostante la pandemia. Erano tanti anni che cercavamo una posizione su Asti dal momento che in Piemonte abbiamo già tre attività a Torino, una ad Alessandria, poi a Verbania e anche un Libraccio point in una libreria di Vercelli. Asti quindi era un po’ nel nostro target. Dopo l’apertura di “Dm”, sotto i portici, ci siamo convinti che fosse giunto il momento giusto. Asti – spiega Scioscia – ci interessa perché ha un bacino d’utenza notevole e una tradizione storica/culturale importante. Ci sviluppiamo facendo rete, dando occasioni di crescita al personale che può muoversi nei vari punti vendita. Ad Asti abbiamo trovato una posizione che ci piace, centrale, ma non pedonale per consentire l’arrivo delle persone che intendono portare i loro libri».

Il Libraccio ha una sua lunga tradizione e, come dice l’amministratore delegato, incontra il favore sia di un pubblico giovane, «perché non è vero che i giovani non leggono», sia delle famiglie per quanto riguarda i libri scolastici e, infine, dei lettori collezionisti di libri usati.

Il libro, un oggetto che non finisce mai la sua vita e che torna in circolo in maniera virtuosa. È questa sua peculiarità che spiega il successo de Il Libraccio. Trattando un catalogo sterminato di libri usati, offre a prezzi contenuti e scontati i suoi volumi andando anche incontro alle richieste più specifiche grazie alla sua capillare rete di librerie.

«La parola macero non è nelle nostre corde – sottolinea Scioscia – Quando abbiamo festeggiato i primi 40 anni di attività abbiamo organizzato un flashmob, lungo i Navigli, nel quale abbiamo regalato ben 8.000 libri».

Il negozio di Asti inaugura su una superficie di 220 mq e con 30.000 referenze. «Puntiamo molto sul catalogo, ma non avremo un settore digitale. Avremo tutto quello che è di conforto per la scolastica e anche una serie di prodotti low cost che autoproduciamo. Per la scuola ci saranno testi in pronta disponibilità e acquisteremo tutti i libri utilizzabili che ci portano in negozio, pagandoli in contanti».

Aprire una libreria è anche un forte segnale a sostegno della cultura, ma oggi qual è lo stato di salute del libro cartaceo? Dopo anni di pandemia, i recenti rincari energetici e sui costi delle materie prime che hanno colpito anche il settore dell’editoria, quale futuro attende l’oggetto libro? «Usciamo da due anni in cui il prodotto libro è tornato nelle case degli italiani, non fosse altro perché le offerte culturali erano abbastanza limitate – racconta l’amministratore delegato – A dire il vero nei primi sei mesi del 2022 il mercato dei libri di svago, romanzi e narrativa, non è stato ancora positivo, ma le librerie sono andate in controtendenza perché hanno ritrovato il pubblico. In questi primi sei mesi ha sofferto molto internet. Poi tra le librerie fisiche si avvantaggiano quelle che tengono molto alla modernità del punto vendita e ne fanno un centro culturale con varie iniziative attraverso eventi e presentazioni. Noi ne organizziamo in tutte le sedi, anche in digitale su un nostro canale on line. I nostri punti vendita hanno qualcosa di diverso da altre catene: ci sono arredi studiati per il tipo di merce venduta, ma anche tanti tocchi di originalità per ogni singolo negozio. Cerchiamo di non uniformare l’offerta, ma di renderla originale in ogni città».

Il Libraccio di Asti apre con quattro dipendenti e un orario continuato, con aperture anche di domenica. Mario Bovino, assessore al commercio del Comune, ha già avuto modo di incontrare i responsabili del nuovo negozio: «Grazie al direttore Steve e al vicedirettore Leonardo per aver scelto la nostra città – commenta su Facebook Bovino – Abbiamo bisogno di imprenditori che continuano ad investire. Questa amministrazione coglierà ogni occasione per agevolare le attività commerciali, e non solo, che sceglieranno il nostro territorio».

[nella foto la visita dell’assessore Mario Bovino al Libraccio]

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