Fino al 25 luglio i post sul suo profilo Facebook riguardavano notizie sulla gravidanza, parlavano di diari della mamma, riportavano foto e disegni di bambini nel grembo materno; dal 25 luglio è comparso un fiocco nero, simbolo di lutto insieme a frasi d’amore eterno.
E’ straziante seguire sui social come sia cambiata la vita di Anastasia, la compagna di Dragos Ghetavu, 33 anni, l’operaio morto dopo tre giorni di agonia a causa delle gravissime lesioni riportate in una caduta mentre stava lavorando.
Dragos, di origini romene ma in Italia da circa 10 anni, a novembre sarebbe diventato papà. Felice in questa attesa condivisa con la compagna, OSS in una casa di riposo dell’Astigiano, l’uomo sapeva di poter contare su un lavoro che amava, quello di manutentore alla A.M. srl con sede ad Asti, specializzata nei lavori tecnici soprattutto nel mondo della ristorazione.
L’infortunio è avvenuto a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, dove Dragos stava sistemando un grande striscione sull’insegna di un ristorante. Era sulla scala quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia locale di Cernusco intervenuta per fare i rilievi, è caduto a terra sbattendo violentemente il capo.
Subito le sue condizioni sono apparse gravissime; è stato trasportato in codice rosso al vicino ospedale Humanitas di Rozzano dove è rimasto per tre giorni in Rianimazione senza mai riprendere conoscenza. Dopo tre giorni le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate e l’operaio è deceduto senza che neppure fosse possibile l’espianto degli organi come disposto dalla sua famiglia.
La drammatica notizia ha colpito con sgomento la sua famiglia, tutta residente ad Asti: padre, madre, una sorella e un fratello oltre, ovviamente, alla sua compagna di vita.
Allo strazio della morte e al dispiacere di non aver potuto ottemperare all’espianto degli organi per salvare altre vite, si aggiunge un’attesa snervante della salma dell’uomo. Ad oggi non è ancora stata decisa la data dei funerali, che comunque si terranno ad Asti. E’ stata disposta l’autopsia per completare l’indagine riconducibile ad un infortunio mortale sul lavoro e fino a quando non arriverà il nullaosta della Procura di Milano, la famiglia non può organizzare il saluto all’uomo.
Dragos è cresciuto con una grandissima passione per la musica e si era fatto conoscere in una nicchia di amanti del suo genere facendo il dj e mixando la musica classica con quella contemporanea.
La notizia ha raggiunto con sgomento anche i suoi colleghi della A.M. srl che hanno attuato una raccolta fondi già consegnata alla famiglia in segno di solidarietà per quell’operaio che lavorava da loro da meno di un anno.
Solo ad aprile, la stessa società astigiana aveva perso un altro dipendente, il calciatore di 25 anni di origini marocchine Yassine Mahboub in un grave incidente sull’autostrada per Torino.
Tribunale di Asti
- Redazione