Proclamato lo stato di agitazione
La sospensione natalizia dei processi al Tribunale di Asti non ha cancellato il ricordo di quanto accaduto pochi giorni prima della pausa.
Quella sentenza di condanna a 11 anni per violenza sulla figlia comminata ad un astigiano decisa e letta prima che parlasse l’avvocato difensore non può passare sotto traccia.
Dopo gli iniziali comunicati di sdegno e di fortissima critica all’operato dei tre magistrati che formavano il collegio giudicante di quel processo (presidente Amerio, a latere Bertolino e Beconi), gli avvocati tornano a far sentire la loro voce.
Al termine di un’assemblea straordinaria che si è tenuta mercoledì pomeriggio congiunta fra l’Ordine degli Avvocati di Asti e la Camera Penale, sezione di Asti, gli avvocati astigiani e albesi, per voce dei rispettivi presidenti Marco Venturino (Ordine) e Alberto Avidano (Camera Penale) con il segretario Giorgia Montanara hanno sottoscritto una durissima delibera sui fatti accaduti in aula per il processo di violenza sessuale.
«Fatti, si legge nella delibera, che hanno determinato una perdita di credibilità e di fiducia collettiva nell’amministrazione della giustizia nel Foro e nella cittadinanza astigiana, acuita anche dalla visibilità che la vicenda ha avuto sui media nazionali».
Gli avvocati chiedono che gli organi competenti (Consiglio Superiore della Magistratura per l’aspetto disciplinare ed eventualmente la Procura della Repubblica di Milano qualora si ravvisasse anche un profilo penale della condotta) adottino provvedimenti «idonei a ripristinare il rispetto del ruolo di tutte le parti processuali a tutela della funzione dell’Avvocatura e dei diritti dei cittadini».
Una richiesta che sarà supportata, inizialmente, con lo stato di agitazione della categoria forense proclamato già in delibera.
E poi, in prospettiva, non si esclude anche l’astensione dalle udienze penali. Dunque uno sciopero degli avvocati che sottolinei la gravità di quanto accaduto; una gravità tale da compromettere il rapporto di fiducia reciproca che deve governare le relazioni tra il Foro e i Giudici, si legge ancora nella delibera.
Tali conclusioni degli avvocati astigiani, insieme ad una analoga delibera di tutti gli Ordini Forensi di Piemonte e Valle d’Aosta, è stata inviata, fra gli altri, al presidente del Tribunale di Asti (che a pochi giorni dalla fine del 2019 aveva già inviato la sua relazione sui fatti alla Corte d’Appello di Torino e al Procuratore Generale), alla Procura di Asti e al Ministro di Giustizia.
Mentre è stata convocata per lunedì un’assemblea della Camera Penale per dare esecuzione a quanto deciso mercoledì scorso.