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Il presidente del tribunale Giancarlo Girolami
Cronaca

Il presidente del Tribunale di Asti: «Quell’errore non è la fotografia di tutta la magistratura»

Intervento del dottor Girolami all’apertura dell’anno giudiziario a Torino

Girolami all’apertura dell’anno giudiziario

Inevitabile che dell’”incidente” accaduto al tribunale di Asti il 18 dicembre quando un collegio di tre giudici ha dettato una sentenza prima dell’arringa del difensore, si parlasse anche all’apertura dell’anno giudiziario piemontese.
La durissima presa di posizione degli avvocati della Camera Penale del Piemonte a più riprese attraverso comunicati stampa, proclamazione dello stato di agitazione e, in ultimo, con una lettera diretta personalmente ai tre giudici di quel collegio con l’invito a lasciare il Distretto giudiziario e a trasferirsi dai ruoli penali a quelli civili, hanno lasciato il segno anche nei discorsi dei vertici della magistratura piemontese davanti ai rappresentanti dell’avvocatura.

Strappo al protocollo

E con uno strappo al protocollo, è intervenuto anche il presidente del tribunale di Asti, il dottor Giancarlo Girolami che ha dovuto gestire la delicatissima vicenda fra questioni interne (con trasmissione di atti su quanto accaduto in aula sia al Csm che alle autorità giudiziarie competenti) e contrapposizione dura con gli avvocati.
Il suo intervento si è aperto ricordando tutti quei giudici, del tribunale di Asti e di tutti i tribunali d’Italia che lavorano ogni giorno “in silenzio, con sacrificio, senso del dovere senza guardano calendario o orologio e con scarse risorse di mezzi e personale a disposizione».

«Non ho mai sminuito la cosa nè tentato di insabbiarla»

Arrivando al nocciolo della vicenda. «Quanto accaduto il 18 dicembre è grave e unico; non è mai stata mia intenzione sminuire o insabbiare alcunchè. Tanto che i vertici degli uffici con la Procura della Repubblica hanno fatto tutto quello che dovevano segnalando la cosa agli organi competenti dimostrando di avere all’interno gli “anticorpi” per far fronte anche ad incidenti come questi».
Il dottor Girolami ha anche ricordato di essersi recato personalmente al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per porgere formalmente le scuse sue e della magistratura per l’accaduto e nel frattempo il presidente di quel collegio è stato trasferito alla Corte d’Appello di Torino. «Tutto ciò, insieme alla collaborazione del presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Asti ha contribuito a revocare lo stato di agitazione dando inizio ad una ricostruzione della fiducia nella magistratura».

Attacco ingiustificato

Per questi motivi la lettera della Camera Penale di Torino ai tre giudici con l’invito a lasciare il Distretto e a transitare dai ruoli penali a quelli civili è stata vissuta come un attacco non giustificato.
«Noi non ci siamo mai permessi di far discendere da gravi condotte di singoli avvocati, che pure ci sono state e anche recentemente, una valutazione negativa su tutta la categoria. Non abbiamo mai pensato che quella fosse la fotografia dell’avvocatura astigiana. Anche perché non lo pensiamo. Mentre nel comunicato della Camera Penale era scritto che quanto accaduto il 18 dicembre era la foto dell’intera magistratura italiana».
Chiudendo con un augurio fatto con serenità, stima e gratitudine di un buon anno giudiziario ai colleghi magistrati, all’avvocatura, ai cronisti giudiziari e ad ogni cittadino che, a qualunque titolo, varchi la soglia di un tribunale.

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