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Il caso

Asti, la ruota gira e con lei le “discussioni” sulla qualità del panorama

Querelle a parte, che in città non mancano mai, uno sguardo da 35 metri sulla città medievale è comunque una bella esperienza

Che Asti non sia una città facile, anzi spesso impermeabile a qualsiasi novità, è un dato di fatto. Ma da un bel po’ di tempo non si vedeva una querelle così accesa come quella scoppiata sulla ruota panoramica installata in piazza Libertà. La ruota è una delle attrazioni inaugurate sabato con il Magico Paese di Natale. Resterà ad Asti fin dopo le feste natalizie e, come tutte le novità, è stata oggetto di un vivace dibattito, soprattutto sui social.

La domanda che molti si pongono è semplice: la ruota panoramica è davvero così panoramica? Sgombriamo allora il campo dagli equivoci e diamo una prima risposta: sì, la ruota panoramica permette di godere di un più che discreto panorama. Dai suoi 35 metri di altezza si può osservare, guardando a nord ovest, la città medievale, i principali monumenti di Asti, le sue torri e qualche gru vicino ai cantieri attualmente aperti. Di certo non qualcosa che si vede tutti i giorni.

Vero, però, che la ruota panoramica offre una bella vista verso ovest, un po’ meno verso sud dove l’enorme piazza del Palio si apre dopo pochi secondi dalla partenza. Una spianata di lamiere e auto che forse non rende onore alla bellezza di Asti e che potrebbe far storcere il naso ai più esigenti. C’è già chi, facendo un po’ di ironia, parla di “grande opportunità” perché dalla ruota si potrà assistere da una posizione privilegiata alla colorazione di blu dei 2.200 parcheggi di campo del Palio.

Ma la maggior parte delle critiche sono state sollevate per la vicinanza della ruota panoramica a due palazzi simbolo di Asti, anche se dalle forme discutibili: l’attrazione si trova a ridosso del Palazzo della Provincia e dell’ex Intendenza di Finanza, già ex Casa del Fascio. Edifici storici, non c’è dubbio, ma non il meglio che Asti sa offrire quando si parla di palazzi di pregio.

Per il resto i tre giri sulla ruota sono comunque un’esperienza da provare, magari per immortalare un bel tramonto o per vedere, la città di notte da una visuale diversa dal solito.  In definitiva ci sentiamo di promuovere la ruota panoramica con un 7+. Certo, non è la storica ruota del Prater di Vienna, né il London Eye che domina le costa del Tamigi di Londra. Ma quelle sono attrazioni stabili, aperte tutto l’anno nello stesso posto, realizzate per accogliere milioni di visitatori.

La ruota di Asti ha meno pretese, ma di notte, comunque, offre quel tocco di Natale in più per la gioia di grandi e piccini, di solito più propensi a vedere sempre il lato positivo di ogni situazione a differenza di tanti adulti. Ma poiché de gustibus non est disputandum, specie ad Asti, aspetteremo gennaio per chiudere in via definitiva il “surreale caso della ruota”.

[foto Billi e J.R.]

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