Di certo il parco Monte Rainero di Asti non ha nulla a che vedere con la “selva oscura” attraversata da Dante Alighieri e citata nell’incipit della Divina Commedia, ma da qualche giorno chiunque si ritrovi da quelle parti potrebbe imbattersi nel sommo poeta. O meglio, nelle decine di cartelli affissi sugli alberi del parco che riportano la silhouette di Dante e numerosi versi tratti dal Purgatorio.

Così, camminando nella “selva luminosa” del Monte Rainero, si rievoca il viaggio di Dante nell’oltretomba che, secondo la tradizione letteraria, sarebbe iniziato il 25 marzo 1300. Data scelta, non a caso, per celebrare il Dantedì e che pochi giorni fa avrebbe convinto gli ignoti autori del gesto ad appendere i versi danteschi non solo al parco Monte Rainero, ma anche in altre zone di Asti.

Cartelli plastificati e affissi agli alberi usando delle puntine da disegno, particolare che non è passato inosservato e che secondo alcuni rappresenterebbe un vero e proprio “atto vandalico” contro gli alberi. Così sostiene qualcuno che ha fotografato e denunciato l’accaduto sulle pagine social locali.

In ogni caso, passeggiando per il Monte Rainero, l’ombra di Dante accompagna i visitatori e per una città candidata a Capitale italiana della cultura per il 2025 potrebbe essere, magari, di buon auspicio.