Raccolgono l’81% delle denunce di reato grazie alla capillarità della loro presenza sul territorio e per questo motivo il loro “osservatorio” è particolarmente attendibile per analizzare l’andamento della criminalità nella nostra provincia.
Sono i carabinieri, che stamattina, lunedì, hanno festeggiato nella caserma di via delle Corse, il 209.mo anniversario della fondazione dell’Arma. Cerimonia guidata dal colonnello Paolo Lando, comandante provinciale, che ha anche divulgato i “numeri” di un anno di carabinieri.
Grazie all’arrivo di 51 carabinieri di nuova assegnazione e ad una riorganizzazione sul territorio, è stato possibile aumentare di un punto percentuale il numero di controlli.
Controlli che sono sempre stati accompagnati da una crescente vicinanza ai cittadini, soprattutto ai più anziani attraverso oltre 80 incontri informativi nei comuni e al servizio “cascina per cascina” attivato per raggiungere anche le case più isolate. In tutte queste occasioni i militari hanno fornito informazioni e strumenti di conoscenza per poter attuare comportamenti improntati all’autodifesa.
Rimane un particolare tipo di reato che impegna particolarmente i carabinieri astigiani. E’ quello che giornalisticamente viene definito “truffa agli anziani” ma che in realtà spesso si configura come reato di furto o, sempre più spesso, di rapina visto che i malviventi utilizzano spray urticanti per distrarre le anziane vittime e provocare in loro un malessere utile alla loro fuga.
Casi che sono aumentati del 66% rispetto allo scorso anno ma che, di contro, registra un +70% nell’identificazione e denuncia o arresto di chi compie questi reati contro gli anziani.
Lo dimostrano due recenti operazioni, proprio dei carabinieri di Asti, che hanno permesso di arrestare due “batterie” di finti tecnici dell’acquedotto i quali colpivano sia nella nostra provincia che in province e regioni vicine.
Aumentano, anche se di poco, i furti in abitazione (+1,3%) e negli esercizi commerciali (+2,7%); come nelle rapine agli anziani, di pari passo aumenta anche il numero di arresti in flagranza degli autori dei furti.
Di pochi giorni fa l’arresto di tre ladri in una casa di Castello d’Annone grazie alla segnalazione dei vicini e, qualche mese fa, l’arresto di una coppia di San Damiano cui sono attribuiti 47 furti con scasso alle casette dell’acqua e agli apparati delle fototessere.
Positiva anche l’attività di riconoscimento dei 37 chili d’oro e gioielli sequestrati oltre un anno fa ad una banda accusata di riciclaggio in Svizzera di proventi di furti e truffe commessi nel nord Italia. Oltre 100 le vittime di furti che hanno riconosciuto e dimostrato la proprietà di quanto sequestrato.
Unico omicidio dell’anno è stato trattato sempre dai carabinieri.
E’ quello di Valerio Pesce, il giovane ucciso nel sonno a coltellate dal padre nel loro appartamento di Canelli. E’ notizia di pochi giorni fa la chiusura delle indagini e l’imminente apertura del processo in Corte d’Assise.
Per definire il lavoro quotidiano dei militari, il comandante Lando ha preso a prestito il titolo di una mostra organizzata in occasione dei 150 anni di Unità d’Italia: “Carabinieri: patrimonio delle comunità”. «Uno dei più gratificanti e al tempo stesso commoventi titoli che abbia mai distillato l’essenza della prossimità come caratteristica peculiare dell’Arma dei Carabinieri» ha affermato il tenente colonnello.
E la commozione non è mancata nella Festa dell’Arma astigiana visto che il comandante ha voluto chiudere il suo intervento lasciando la parole, in video, al cavalier Renato Quaglia, ultimo Carabiniere Reale vivente, classi 1918. Quaglia, con una lucidità straordinaria nonostante i suoi 105 anni, ha ricordato ancora commosso i suoi anni passati nei Carabinieri Reali regalando tenerezza e orgoglio alle nuove generazioni di carabinieri e carabiniere.
(Fotoservizio Ago)