Quell’altalena che ha caratterizzato, negli ultimi due mesi, l’emergenza Covid-19 rallenta ma non si ferma. Con un dato preoccupante, che il sindaco Paolo Lanzavecchia ha sottolineato nel suo consueto bollettino settimanale: il virus si diffonde nelle case di riposo.
A venerdì «vi sono ventidue nuovi soggetti positivi al Covid-19, di cui sedici ospitati presso residenze per anziani» ha esordito il primo cittadino. Asettico e burocratico, la notizia ha (nuovamente) allarmato più d’un canellese, soprattutto coloro che hanno famigliari anziani ospitati presso le strutture di accoglienza.
Paolo Gandolfo, vicesindaco e assessore ai servizi sociali, ricorda che la «la casa di riposo comunale “Giulio e Rachele Bosca” è Covid-free». Annunciando che «proprio oggi (venerdì n.d.r.) è stato effettuato il tampone rapido fornito dalla Regione a tutti gli anziani, una quarantina, ed al personale. Il risultato restituito dal tampone è stato negativo, e sottolineo negativo, per tutti». Smentendo, così, le voci che, nei giorni scorsi, mettevano in dubbio la “bolla” esente da virus presso l’ospizio di via Asti. «Smentisco queste dicerie, inutilmente allarmanti, perché prive di fondamento – ribatte Gandolfo . Le buone pratiche sulla sicurezza che abbiamo messo in atto sono servite, a maggior ragione oggi».
Una buona notizia che fa il paio con quella che diffonde Lanzavecchia. «A fronte di nuovi positivi, vi sono anche quattordici guarigioni. Sono pertanto ad oggi complessivamente 125 i cittadini affetti da coronavirus, di cui sette ricoverati in ospedale».
Il primo cittadino si sofferma, poi, sulla transizione in “zona gialla” del Piemonte e sui nuovi comportamenti che questa pennellata di (semi) libertà richiede. Invitando allo shopping local. «Da domenica 13 il nostro territorio è classificato come zona gialla, con contestuale riapertura di bar e ristoranti fino alle ore 18, con la possibilità di uscire senza vincoli dal proprio comune di residenza – ricorda Paolo Lanzavecchia -. Facciamo ripartire la nostra città, arricchita in questo periodo natalizio da nuove luminarie, acquistando dai commercianti locali e consumando in sicurezza presso bar e ristoranti canellesi».
Giovanni Vassallo