Asti è tra le città più inquinate d’Italia per concentrazione di polveri sottili. Secondo l’indagine di Legambiente “Mal’Aria di città 2023”, Asti è risultata, dopo Torino e Milano, la città più inquinata d’Italia da Pm10 con 79 sforamenti dei limiti delle polveri sottili registrati nella centralina della scuola Baussano, più del doppio degli sforamenti consentiti (35).
Anche per questo il Comune ha deciso di mettere in atto un’azione di sensibilizzazione per invitare gli astigiani a usare meno l’auto. L’amministrazione Rasero ha deliberato la programmazione di due giornate senz’auto nel centro urbano che si svolgeranno nelle domeniche del 22 ottobre e del 5 novembre. Durante queste date, la circolazione veicolare sarà chiusa dalle ore 9 alle 19, nell’area già soggetta a limitazioni antismog.
Potranno circolare i mezzi elettrici puri o, se ibridi, con trazione elettrica attivata e le auto di persone residenti fuori città, purché dirette verso i grandi parcheggi. Inoltre, agli ingressi della città, sarà acceso il semaforo antismog con il colore rosso con l’obiettivo di dare un avviso visivo dell’importanza di ridurre le emissioni inquinanti.
Una scelta, quella di attivare le due giornate senz’auto, che la stessa amministrazione comunale nella delibera considera, comunque, non sufficienti a risolvere il problema alla radice. «Si è consapevoli che due giornate non possano essere sufficienti a determinare una riduzione degli inquinanti che verranno misurati in atmosfera, né tantomeno una variazione significativa delle concentrazioni assolute e di superamenti» si legge nel documento.
Tuttavia, queste iniziative sono fondamentali per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell’inquinamento atmosferico e sull’importanza di ridurre l’uso delle automobili, soprattutto in situazioni di emergenza ambientale.