Mancano ancora pochi dati al professor Enrico Ercole che, con il prezioso aiuto di Gabriele Musso, ha dato metodo scientifico a quella che è sembrata a tutti una grandissima occasione di visibilità e ricaduta economica per Asti e la sua provincia
400 mila presenze sui tre giorni, 75 mila partecipanti alla sfilata, 14 campi allestiti dal Comitato organizzatore nei quali hanno dormito 25 mila persone, alberghi e ogni altra struttura ricettiva con posti esauriti non solo in provincia di Asti ma anche in quelle vicine: che l’Adunata degli Alpini del 2016 ad Asti sia stata un grandissimo evento con numeri da capogiro, oltre che una bellissima festa, già lo sapevamo, ma è finalmente quasi pronta la ricerca condotta dall’Università di Asti per dare qualche numero preciso su questa grandissima avventura delle penne nere.
Mancano ancora pochi dati al professor Enrico Ercole che, con il prezioso aiuto di Gabriele Musso, ha dato metodo scientifico a quella che è sembrata a tutti una grandissima occasione di visibilità e ricaduta economica per Asti e la sua provincia.
Dati che sono stati raccolti a campione attraverso questionari (poco meno di mille) che Musso e alcuni studenti del Giobert hanno sottoposto agli alpini presenti ad Asti nei tre giorni dell’Adunata, dal venerdì alla domenica.
Le risposte ottenute hanno consentito di stilare una serie di considerazioni statistiche. Dati non ancora definitivi, ma molto vicini a quelli conclusivi che verranno presentati intorno a metà ottobre.
Continua la lettura sul giornale in edicola, o acquista la tua copia digitale
Daniela Peira