Organizzare una mobilitazione "in rete" con le altre Prefetture che rischiano la soppressione. Riunire le forze con Questura e Vigili del fuoco che rischiano il ridimensionamento rispettivamente a Commissariato e Distaccamento. Far avanzare la mobilitazione su più fronti – quello locale e quello romano, grazie all'intervento dei parlamentari locali – per far capire al Governo che «Asti non può permettersi di perdere il presidio dello Stato sul territorio…
Organizzare una mobilitazione "in rete" con le altre Prefetture che rischiano la soppressione. Riunire le forze con Questura e Vigili del fuoco che rischiano il ridimensionamento rispettivamente a Commissariato e Distaccamento. Far avanzare la mobilitazione su più fronti – quello locale e quello romano, grazie all'intervento dei parlamentari locali – per far capire al Governo che «Asti non può permettersi di perdere il presidio dello Stato sul territorio».
Sono alcune delle proposte e delle sollecitazioni emerse nell'ambito dell'assemblea dei lavoratori convocata lunedì dalla Fp Cgil, aperta ai lavoratori della Prefettura e della Questura, cui hanno partecipato Fabrizio Spinetti (Fp Cgil nazionale), Roberto Galasso (Fp Cgil regionale) e Serena Moriondo (segretario provinciale Fp Cgil). Ragione dell'incontro, la bozza di decreto del Governo, "appendice" della Riforma Madia, che mira a tagliare 23 uffici territoriali del Governo in tutta Italia, tra cui quello di Asti. Una riorganizzazione che passerà attraverso il Governo, che ha su questo tema la delega, e che, quindi, non passerà nelle aule del dibattito parlamentare. Infatti, una volta pronto, il decreto sarà sottoposto al Consiglio di Stato e alle commissioni competenti.
La posizione della Fp Cgil
«Il provvedimento va ritirato – ha affermato a chiare lettere Fabrizio Spinetta – perché è costruito su una filosofia sbagliata. Infatti punta sulla nascita di un mercato dei servizi portando progressivamente alla cancellazione di quelli erogati dallo Stato. Come sindacati noi non siamo contro le riorganizzazioni a priori, ma contro quelle riorganizzazioni, come questa, che tolgono i servizi al cittadino».
D'accordo Serena Moriondo, che ha anche colto l'esigenza di far capire ai cittadini cosa fanno i lavoratori pubblici in generale, e in particolare i dipendenti della Prefettura (sui servizi erogati è stato preparato da Cgil, Cisl e Uil un apposito dossier) sottolineando ulteriormente come i servizi in provincia si stiano progressivamente indebolendo, in virtù di «una riorganizzazione generale in Italia che ormai riguarda, o è in procinto di farlo, tutti i settori e i Ministeri, ma che è assolutamente disomogenea».
Il sindaco e gli onorevoli
Da parte sua il sindaco Fabrizio Brignolo ha suggerito al sindacato di preparare un dossier anche per evidenziare al Governo le peculiarità del territorio, sottolineando in particolare «la problematica a livello di sicurezza che lo contraddistingue», organizzando poi una mobilitazione insieme alle altre Prefetture sopprimende. E mentre l'on. Paolo Romano (Movimento 5 Stelle) ha affermato di farsi carico delle richieste emerse nell'assemblea e di portarle a Roma per dare loro visibilità, il parlamentare Massimo Fiorio (Pd) ha anche sollecitato i presenti ad avanzare al Governo proposte differenti di riorganizzazione dei servizi, sfruttando il tempo a disposizione «che sarà ampio, sia per la confusione che ancora caratterizza il provvedimento sia per l'iter che dovrà seguire».
Raccolte tutte queste sollecitazioni, la Fp Cgil ricorda che il prossimo passo sarà «organizzare un incontro, entro i prossimi dieci giorni, coinvolgendo il personale di Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco, sia civile sia militare, i cui destini sono appunto collegati». Il tutto senza dimenticare la manifestazione nazionale in programma a Roma il 30 ottobre, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e UilPa.
Elisa Ferrando