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Cronaca

Cittadini in strada per dire basta
alla delinquenza e ottenere sicurezza

Saranno in tanti a sfilare, domani sera, mercoledì, tra le vie del centro, per dire basta alla violenza e chiedere più sicurezza per la nostra città. Alcuni astigiani hanno organizzato una manifestazione che prenderà il via alle 21, in piazza San Secondo, davanti al Municipio. «Sarà un'occasione per illuminare a giorno la città – spiega Maurizio Finotto, uno degli ideatori dell'evento – per portare una luce di solidarietà che chieda sicurezza…

Saranno in tanti a sfilare, questa sera, mercoledì, tra le vie del centro, per dire basta alla violenza e chiedere più sicurezza per la nostra città. Alcuni astigiani hanno organizzato una manifestazione che prenderà il via alle 21, in piazza San Secondo, davanti al Municipio. «Sarà un'occasione per illuminare a giorno la città – spiega Maurizio Finotto, uno degli ideatori dell'evento – per portare una luce di solidarietà che chieda sicurezza, legalità e protezione della cittadinanza onesta». La marcia, come precisa lo stesso Finotto, non vuole avere colori politici né essere un momento di sola contestazione, nel rispetto, prima di tutto, della famiglia Fassi e delle vittime degli ultimi efferati omicidi avvenuti sul nostro territorio. Durante la serata è anche previsto che si vada sui tre luoghi dei delitti (corso Volta, piazza del Palio e corso Alba) in memoria delle rispettive vittime. Ma non soltanto cittadini e commercianti prenderanno parte alla pacifica protesta nata, prevalentemente, attraverso la rete.

Anche i rappresentanti delle forze dell'ordine saranno presenti in piazza, ma come semplici cittadini.
Resta in ogni caso clamorosa la presa di posizione dei sei sindacati di polizia che rappresentano gli agenti in servizio alla questura di Asti e nei distaccamenti della Polstrada e della Polfer. Le sigle Siulp, Sap, Siap, Silp Cgil, Ugl PdS e Coisp, in un comunicato stampa congiunto, parlano di «situazione drammatica» sul fronte dell'organigramma della questura astigiana: «Abbiamo carenze in tutti i ruoli – scrivono i sindacalisti – agenti, sovrintendenti, ispettori e funzionari. Da troppo tempo il sistema del pronto intervento è in sofferenza e questo si ripercuote sull'efficienza e sul livello di sicurezza che il cittadino si aspetta. La prevenzione è sempre stata un cavallo di battaglia della Polizia di Stato ed Asti, statisticamente parlando, non risulta essere un'isola felice come tasso di criminalità, anzi, è ai primi livelli in campo nazionale per patiti furti e rapine […] I cittadini pagano le tasse e hanno diritto ad un adeguato servizio di sicurezza». Per questo e altri motivi, le sigle sindacali della polizia non escludono «manifestazioni pubbliche e un presidio davanti alla Prefettura e alla Questura ad oltranza».
«Si coinvolgeranno le parti politiche locali interessate all'argomento "Sicurezza" – continuano i rappresentanti degli agenti – ma anche i cittadini sensibili a questa nostra richiesta di aiuto».

Lunedì sera Raimondo Meli, rappresentante del Coisp, parlando al TG1 delle 20 è tornato a sottolineare la mancanza di uomini e mezzi nella questura di corso XXV aprile. Intervistato a sua volta al TG1, il sindaco Fabrizio Brignolo ha confermato l'imminente sostituzione delle telecamere anticrimine, non più funzionanti, con modelli di nuova generazione. Ieri mattina, lunedì, Brignolo si trovava a Roma per la nota vicenda del nuovo palazzetto dello sport. Prima di tornare ad Asti ha fatto visita al Ministero dell'Interno dove ha incontrato Bruno Strati, capo dello staff del sottosegretario Gianpiero Bocci, al quale ha spiegato la delicata situazione in cui verte la sicurezza di Asti.

Brignolo ha consegnato una nuova missiva indirizzata al Ministro Alfano affinché proceda con sollecitudine alla nomina di un nuovo prefetto, essendo il ruolo vacante dal dicembre scorso, e ad inviare sul territorio più uomini e mezzi a supporto di polizia e carabinieri. Insieme alla richiesta ha allegato il comunicato unitario delle organizzazioni sindacali delle forze di polizia. «Ho approfittato della presenza a Roma per contattare il sottosegretario Bocci, che era fuori dalla capitale, e incontrare il suo collaboratore al Ministero, che ben conosceva le notizie delle ultime ore. Lui mi ha assicurato che la situazione astigiana non sarà sottovalutata» ha poi dichiarato il sindaco rientrando, nel pomeriggio, ad Asti.

Riccardo Santagati

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