In una disputa che sta dividendo gli operatori del commercio ambulante di Asti, la decisione del Comune di unificare l’intera area mercatale in piazza del Palio continua ad alimentare un acceso dibattito tra coloro che vedono vantaggi evidenti in questa proposta e chi invece preferisce rivedere l’attuale suddivisione dei posteggi tra piazza Alfieri e piazza Libertà, ritoccando la dislocazione degli stalli per rendere più fruibile l’area. Migliorare, ma non lasciare piazza Alfieri per non dare, secondo i contrari, il colpo finale al mercato.
Oggi gli ambulanti che non condividono l’accorpamento hanno promosso un corteo per ribadire la contrarietà al progetto, ma altri, come quelli affiliati a Fiva/Confcommercio, tornano alla carica rimarcando di essere favorevoli all’unificazione di tutti i banchi in piazza del Palio, considerandola un’opportunità di miglioramento per il format mercatale.
«Abbiamo valutato il progetto di raggruppamento di tutti i commercianti in un unico grande spazio – replica la
presidente di Fiva/Confcommercio Raffaela Gigliodoro – e lo consideriamo migliorativo, efficace e a vantaggio degli stessi mercatali che potrebbero godere di una logistica più adeguata grazie al compattamento degli spazi». Diversi sono i motivi che hanno spinto Fiva/Confcommercio a sostenere l’iniziativa dell’amministrazione Rasero: innanzitutto, l’aspettativa di una maggior valorizzazione del mercato bisettimanale astigiano nel suo complesso, ma anche la capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze dei mercati e dei loro frequentatori nel corso del tempo.
Il direttore di Confcommercio, Claudio Bruno, sottolinea ancora una volta l’importanza di un adeguamento dell’area mercatale non più rimandabile: «Un adeguamento dell’area mercatale è oggi “necessaria” perché consentirebbe di strutturare meglio l’offerta mercatale, migliorandone l’attrattività e la fruibilità. Il disegno di nuova definizione del mercato ha inoltre ottenuto una buona convergenza da parte delle associazioni di categorie che rappresentano le imprese. Abbiamo più volte mostrato disponibilità nella concertazione e nello studio di soluzioni condivise e funzionali e riteniamo che sia prioritaria una visione strategica rispetto a
eventuali divisioni e posizioni arroccate».
Rafaela Gigliodoro enfatizza la necessità di una visione strategica che tenga conto delle esigenze generali dei mercati attuali, puntando a garantire un futuro proficuo per tutti gli ambulanti. Ad attenuare l’impatto dello sciopero avvenuto oggi è però il vicepresidente di Fiva/Confcommercio, Elvio Ferrero, che richiama l’attenzione sul numero dei partecipanti: «Lo sciopero di questa mattina con la sua esigua adesione rappresenta a malapena il 10% su un totale di 230 ambulanti e credo che questo sia un dato significativo».
[nella foto Elvio Ferrero e Raffaela Gigliodoro]