Un decalogo ai giovani per diventare “campioni di vita” e consigli a professionisti e imprenditori per gestire stress e paura, definiti “killer della produttività”.
Sono gli argomenti dei due appuntamenti, organizzati dal Rotary Club di Asti, che si svolgeranno mercoledì 13 marzo al Polo universitario di piazzale De André. Il primo, alle 10, sarà rivolto agli studenti delle scuole superiori (230 gli iscritti); il secondo, alle 18, sarà aperto a tuti gli interessati, dedicato in particolare a professionisti e imprenditori.
Protagonista, in entrambi i casi, Robert Jhonson, life trainer americano specializzato sul concetto di cambiamento individuale. Il suo obiettivo è alleviare il peso delle malattie dovute allo stile di vita, attraverso la consapevolezza, la cura e la creazione di relazioni positive. Autore di olre 20 libri, è stato consulente di multinazionali e di politici e imprenditori come Bill Clinton e Bill Gates.
Il commento di Maurizio Mela
«Questi incontri – ha commentato Maurizio Mela, presidente del Rotary Club cittadino – rientrano nel ciclo di conferenze dal titolo “Finanza Amica”, che abbiamo avviato lo scorso novembre, dal titolo abbastanza ampio che comprende economia e finanza sociale. Al centro, due argomenti che riguardano il mondo del lavoro, e quindi dell’economia. Al mattino si parlerà dell’investimento su se stessi, il migliore che si possa fare per crescere e raggiungere gli obiettivi personali. Al pomeriggio, di un argomento di fondamentale importanza per il mondo del lavoro. Due incontri che siamo riusciti ad organizzare grazie anche all’aiuto di Franco Calcagno, dirigente scolastico dell’istituto Artom, e della docente Chiara Cerrato».
Le parole di Jhonson
A spiegare nello specifico gli argomenti che verranno trattati lo stesso Jhonson.
«Si dice sempre che i giovani sono il futuro – ha sottolineato – ma spesso non si danno loro gli strumenti utili nella vita, se non le nozioni, che però non sono sufficienti nel mondo del lavoro. Manca la parte umana. E’ mancata a noi, e ora manca a loro. E poi scopriamo che la fascia di età tra i 15 e i 29 anni è la prima per numero di suicidi. E’ assurdo che un giovane si tolga la vita senza aver nemmeno ancora capito cosa sia. Ai ragazzi, nello specifico, spiegherà cosa significa diventare campioni, non in uno specifico settore, ma nella vita. Fornirò loro un decalogo per riuscire a vivere una vita in cui si possa lasciare la proipria firma nerlla società, lasciando qualcosa di utile per il prossimo».
Alla sera, invece, parlerà di stress. «Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità – ha affermato – è il male del secolo. Lo stress, che significa reazione ad un cambiamento, ha costi nascosti enormi: fisico, perché incide sulla salute delle persone, poi sociale, produttivo. Ecco perché bisogna creare, anche nei luoghi di lavoro, una cultura del benessere, ma in modo strutturato non a spot. Ecco, tutti parlano dello stress con riferimento alla cura, senza spiegarne le origini. Io, invece, fornirò strumenti per uscire da questa situazione».
All’incontro pomeridiano avranno precedenza coloro che si saranno iscritti sulla piattaforma https://rjasti.eventbrite.com.