L’annosa questione dei rifiuti romani tocca anche direttamente la città di Asti. E già, perché il sindaco della nostra città, non appena saputo del problema legato all’immondizia della capitale
L’annosa questione dei rifiuti romani tocca anche direttamente la città di Asti. E già, perché il sindaco della nostra città, non appena saputo del problema legato all’immondizia della capitale, ha subito preso il telefono per dare disponibilità a ricevere i rifiuti. Apriti cielo! E’ stata subito polemica.
“E pensare che da oltre un anno stiamo trattando i rifiuti di Napoli – ha detto Fabrizio Brignolo – e da diversi mesi quelli della Liguria, con particolare riferimento a Genova, ma nessuno ha battuto ciglio. Come abbiamo parlato di Roma sono esplose le polemiche. Sarà perché c’è qualcuno che cerca visibilità e vuole trasformare la questione in un fatto politico.Ma i problemi delicati come questo non dovrebbero avere colorazioni politiche”.
Queste le parole del primo cittadino che praticamente ha girato al mittente le accuse di “speculazione politica” avanzate dalla minoranza nei suoi confronti.
L’interrogazione
In effetti i consiglieri Clemente Elis Aceto, Massimo Scognamiglio, Angela Quaglia e Federico Garrone hanno presentato un’interrogazione al sindaco per avere chiarimenti circa la disponibilità a ricevere i rifiuti romani.
Nel documento si legge la preoccupazione dei consiglieri firmatari che chiedono di sapere la “quantità annua di rifiuti indifferenziati prodotti dal bacino Astigiano di cui Asti è capofila, quanti rifiuti indifferenziati provenienti dalla Liguria sono stati pretrattati ad Asti nel 2015 e quanti saranno pretrattati nel 2016”.
L’interrogazione prosegue poi con la richiesta di sapere “qual è la capacità di trattamento di cui dispone l’impianto astigiano e presso quale impiento si intende avviare i rifiuti di Roma per lo smaltimento finale dopo il pretrattamento”.
Il documento chiude con la richiesta di conoscere il piano del sindaco qualora dai dati emergesse la saturazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico di Asti.
Consiglio comunale aperto
Non contenti dell’interrogazione, la minoranza consigliare quasi al completo ha richiesto al presidente del conciglio Maria Ferlisi la convocazione di un consiglio comunale straordinario per parlare dei rifiuti romani. Secondo il regolamento la convocazione straordinaria del consiglio comunale dovrebbe avvenire in un termine non superiiore ai venti giorni dalla data in cui è pervenuta la richiesta.
La discarica di Cerro non verrà toccata
Il sindaco ha già risposto indirettamente ad alcuni quesiti dell’interrogazione presentata, affermando di aver telefonato a Roma ma di non aver ancora ricevuto nessuna risposta dalla capitale. quindi per il momento è tutto fermo.
“Ho ricevuto una telefonata da Fiumicino – ha affermato Brignolo – che sta vivendo un problema analogo a quello di Roma e io ho messo gli amministratori di quella città in contatto con Gaia. Ma voglio rassicurare tutti gli astigiani.
I rifiuti pretrattati non verranno portati nella discarica di Cerro Tanaro ma, secondo accordi commerciali, verranno inviati in alcuni inceneritori e in alcune discariche del Piemonte.
Cerro Tanaro lo teniamo per i nostri rifiuti e nessuno ce lo tocca. Con Alessandria, ad esempio, abbiamo fatto un accordo di compensazione, abbiamo trasformato i nostri crediti con quella struttura in conferimento di rifiuti”.
In ogni caso se da Roma non sono arrivate risposte o richieste specifiche il problema è solo sulla carta, almeno per il momento.
Flavio Duretto