È deceduto ad Asti, in frazione Valmanera, Domenico Monticone, classe 1923, poche settimane dopo aver festeggiato il suo 101esimo compleanno. Monticone era nato a San Damiano, in frazione San Giulio, il 13 marzo 1923: arruolato nel 3° Reggimento Alpini, venne inviato in Montenegro, dove fu travolto dai tragici avvenimenti seguiti all’armistizio dell’8 settembre 1943.
Catturato dai Tedeschi, venne deportato ad Aquisgrana ed obbligato al lavoro in una miniera di carbone. All’avanzata degli Alleati, i prigionieri furono spostati in Lituania, dove finirono sotto il controllo dei Russi, che li costrinsero a lavorare nelle stesse terribili condizioni di prima, liberandoli solo nel settembre 1945.
Tornato al lavoro dei campi, nel 1949 Domenico sposò Adelaide e si trasferirono nella cascina sul Bricco Gilberto, a Valmanera, dove nel 1951 e nel 1953 nacquero i due figli Teresina e Giuseppe, che gli sono rimasti vicini dopo il decesso della moglie Adelaide. Il 2 giugno del 2015 Domenico Monticone era stato insignito della “Medaglia d’onore” concessa dal Presidente della Repubblica ai militari italiani internati in Germania.
Domenica 19 marzo 2023, erano stati in tanti a festeggiare il suo centesimo compleanno, a partire dal presidente della Provincia Maurizio Rasero, con la vicesindaco Stefania Morra, la consigliera Maria Ferlisi, gli sbandieratori di Viatosto, il presidente della sezione ANA di Asti Fabrizio Pighin ed il vice Vincenzo Calvo: Rasero gli aveva consegnato il diploma di “Patriarca dell’Astigiano”, i familiari ed i vicini di casa lo avevano circondato di attenzioni ed il parroco di Valmanera, don Giancarlo Iraldi, aveva celebrato la messa nel cortile di casa. Adesso, come si dice fra gli Alpini, Domenico Monticone “ha posato lo zaino ed è andato avanti”.