Avrebbe compiuto 56 anni il prossimo 1° giugno, ma un malore improvviso, che l’ha colto mentre si trovava in casa, gli è stato fatale. In tanti questa sera, nella chiesa del Don Bosco di Asti, hanno voluto stringersi intorno alla famiglia del Brigadiere Capo con qualifica speciale Pier Luigi Gambino. Finanziere in servizio al comando di via Arò, insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica nel 2014, Gambino è deceduto martedì in tarda serata.
A nulla sono serviti i soccorsi lanciati dalla compagna Simona. La sua morte è stata un fulmine a ciel sereno, giunta a pochi giorni dalla comunione dell’amato nipotino Filippo, avvenuta domenica scorsa e alla quale Gambino ha partecipato insieme al resto della famiglia. Pier Luigi, che lascia la figlia Giulia, studentessa universitaria e Daniela, è ricordato dai colleghi come una persona speciale, ligia al dovere, disponibile ad aiutare il prossimo anche fuori dal contesto lavorativo.
Le esequie del Brigadiere Capo, che lascia anche la sorella Claudia, contitolare di un asilo nido privato, il cognato Stefano e i nipotini Marta e Filippo, si svolgeranno domani mattina, venerdì, alle 10,30 sempre nella chiesa del Don Bosco.
Un uomo cresciuto professionalmente nelle Fiamme Gialle dove ora in tanti lo piangono, ancora attoniti per averlo perso nel giro di poche ore. Tra questi il comandante provinciale, il colonnello Antonio Garaglio. Sotto shock anche gli amici della palestra, il suo hobby, dove si recava sovente quando non doveva lavorare. Cordoglio alla famiglia è stato espresso anche dai Comitati Palio del Don Bosco, dove la figlia Giulia suona la chiarina, ma anche di San Martino San Rocco dove la compagna Simona è tra i volontari.
Dopo le esequie la salma proseguirà il suo ultimo viaggio fino al Tempio Crematorio di viale Don Bianco.