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Moncalvo, dopo il crollo si abbattono i muri
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Moncalvo, dopo il crollo si abbattono i muri

Proseguono da venerdì gli interventi di demolizione e di messa in sicurezza dell’ala dell’ex ospedale San Marco di Moncalvo crollato mercoledì

Proseguono da venerdì gli interventi di demolizione e di messa in sicurezza dell’ala dell’ex ospedale San Marco di Moncalvo crollato mercoledì intorno alle 20,30. Transennato l’intero perimetro del nosocomio cittadino, una squadra di operai è al lavoro con cestello e martelli pneumatici per abbassare i muri pericolanti affacciati su via Roma.

«L’intervento richiederà un po’ di tempo – spiega il sindaco Aldo Fara – ma è necessario per poter proseguire alla rimozione delle macerie in completa sicurezza». Dopo lo spavento per il boato e il gran polverone, seguito dal dispiacere nel veder collassare un pezzo di storia del paese, i dirimpettai dell’ex San Marco sembrano tirare un sospiro di sollievo. «Siamo più tranquilli», assicura Mario Guarino. «Certo per chi come me ha lavorato lì quarant’anni dispiace vederlo in pezzi, ma è ormai un pericolo e va demolito. Fortuna che quella sera via Roma era chiusa per lavori e nessuno si è fatto male».

Il nosocomio cittadino, chiuso da vent’anni e in disuso da dieci, dopo il trasferimento dei poliambulatori Asl nel nuovo distretto di via Goria, era da tempo “traballante” e gli interventi di messa insicurezza di alcune solette a inizio anno non sono evidentemente stati sufficienti a evitare il disastro. L’Asl di Alessandria, proprietaria dell’immobile, intervenuta per un sopralluogo la mattina seguente il crollo (giovedì), ha concordato sull’urgenza di abbattere i muri pericolanti per mettere in sicurezza l’area.

Dopo la demolizione, hanno assicurato i portavoce dell’Asl alessandrina, inizieranno i lavori per evitare che la restante parte, vetusta come quella crollata, possa diventare pericolosa. Non è invece previsto alcun intervento di riqualificazione e di riutilizzo del San Marco in campo sanitario, al contrario, l’Asl è intenzionata a vendere l’immobile caratterizzato da un’ampia metratura, un giardino interno e una notevole vista panoramica a poche decine di metri dalla centrale piazza Garibaldi.

Nessuna intenzione di acquisizione neanche da parte dell’amministrazione comunale: «Abbiamo in più occasioni insistito per la ristrutturazione e il mantenimento del distretto ambulatoriale all’interno del San Marco, ma non c’è stato verso», aveva sottolineato il sindaco Fara dopo il crollo.

«Il Comune di Moncalvo, da parte sua, non necessita di ulteriori spazi e non ha mai avuto intenzione di acquisire l’immobile ma, con il nuovo piano regolatore abbiamo cercato di aprire il più possibile il ventaglio delle possibilità di recupero e impiego della struttura. Terminata la messa in sicurezza attenderemo la valutazione della Soprintendenza».

Marzia Barosso

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