«Uno stile di vita sano dal punto di vista nutrizionale, fisico, intellettivo e relazionale sono determinanti nella prevenzione di numerose patologie, più frequenti con lavanzare delletà,
«Uno stile di vita sano dal punto di vista nutrizionale, fisico, intellettivo e relazionale sono determinanti nella prevenzione di numerose patologie, più frequenti con lavanzare delletà, compresa la demenza senile o Alzheimer e, anche qualora la patologia sia già stata diagnosticata, consentano al paziente di godere di una qualità della vita superiore e in un rallentamento nella progressione della malattia» spiega il dottor Marcello Francesconi, coordinatore dellunità valutativa Alzheimer dellAsl di Asti. Ad avvalorare questa tesi, numerosi studi di ricerca che evidenziano come lattività fisica e intellettiva siano fondamentali fattori protettivi dalla demenza. In particolare, il rischio di ammalarsi diminuisce in quei soggetti che hanno studiato di più in età giovanile, hanno svolto costante attività fisica e un lavoro complesso in età adulta, hanno mantenuto unestesa rete sociale e svolgono attività fisica, mentale e sociale dopo i 65 anni.
Da non sottovalutare inoltre, limportanza di monitorare patologie quali ipertensioni, cardiopatite, diabete e obesità, di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e di scegliere una dieta varia e ricca di frutta e verdura. «Allo stesso tempo ha concluso Malandrone non dimentichiamoci di far sentire la persona affetta da Alzheimer, per quanto possibile, utile e attiva. Ben vengano dunque i laboratori di giardinaggio e di cura di un piccolo orto dove gesti semplici ripetuti più volte nellarco della vita hanno la capacità di regalare al paziente soddisfazione per quanto è riuscito a fare».