«Il reclutamento degli insegnanti nelle scuole è un sistema elefantiaco, che peraltro non misura la capacità dei docenti di trasmettere efficacemente la materia. Io credo, piuttosto, nella chiamata diretta da parte delle scuole».
A parlare è Giorgio Marino, per 16 anni preside all’istituto Monti, che, da settembre, guiderà l’istituto superiore Penna. Lo fa attraverso le pagine del libro “#Scuola! Appunti di viaggio…”, autopubblicato nelle scorse settimane su Amazon. Un volume da 390 pagine che comprende interventi, stimoli e riflessioni di undici autori, tra dirigenti scolastici e docenti astigiani: oltre a Marino, Franco Calcagno, che ne è anche il curatore (oltre che ideatore del progetto), Chiara Cerrato, Patrizia Baruffaldi, Manuela Bocco Ghibaudi, Valentina Giovara, Cristina Barisone, Federico Cotto, Marco Demarchis, Stefania Malgari e Claudia Sardelli. Il volume contiene inoltre la postfazione firmata dal prof. Bevilaqua, sociologo clinico, e gli interventi di Guido Saracco (già rettore del Politecnico di Torino); Cristiano Corsini (dipartimento di Scienze della formazione dell’Università Roma Tre); Roberto Trinchero (docente di Pedagogia all’Università di Torino) e Renato Grimaldi (Laboratorio di simulazione del comportamento e robotica educativa “Luciano Gallino” dell’Università di Torino).
Le parole del curatore
«Il progetto è stato avviato quasi per caso», ha spiegato il dirigente Calcagno in occasione della presentazione del libro, svoltasi allo Spazio Kor. «L’obiettivo del gruppo – ha continuato – era parlare di scuola contestualizzando i diversi temi oggetto della pubblicazione sulla base delle nostre esperienze, con un taglio personale sulla visione d’insieme. Così ognuno ha dato il proprio contributo da punti di vista diversi, scrivendo un libro corposo dalle numerose sfaccettature, capace di analizzare il mondo della scuola da più fronti e lasciando diversi spunti di riflessione».
Tra le pagine del libro si affrontano tematiche quali l’equità nell’istruzione, la diversità, l’inclusione, il bullismo, le pari opportunità e le diseguaglianze socio-economiche. Per poi esplorare le radici delle sfide future, anche partendo dai problemi che attanagliano la scuola di oggi, come emerge dai quattro contributi firmati dal dirigente Marino.
Il contributo del dirigente Marino
«Il reclutamento degli insegnanti – spiega – attende da anni di essere modificato. Dagli ormai antichi concorsi si è arrivati a formule particolari di selezione che non sono in grando di misurare con efficacia la capacità dei professori di insegnare la materia. Io credo, piuttosto, in un sistema di chiamata diretta da parte delle scuole, attraverso una commissione formata da dirigente scolastico e docenti più esperti, anche perché il valore di un istituto dipende sostanzialmente dalla qualità degli insegnanti. Attualmente, invece, come presidi non possiamo incidere più di tanto e dobbiamo gestire la scuola con il personale che ci viene assegnato: molte volte decisamente qualificato, qualche volta no».
Secondo Marino la scuola è comunque un servizio pubblico che funziona molto bene nonostante i problemi che ne inficiano l’organizzazione. «Diversi limiti – ricorda – riguardano l’ambito gestionale: la governance della scuola si basa su un impianto normativo vecchio di 50 anni, caratterizzato da una visione assemblearista (vedasi il consiglio di istituto) del tutto superata, in quanto l’operatività è in mano al dirigente. Altro problema, la valutazione del servizio. A parte la sfera contabile, sottoposta al controllo dei revisori dei conti, è del tutto autoreferenziale. Basti pensare che riguardo all’offerta formativa, che è l’aspetto fondante e qualificante di una scuola, nessuno può imporre nulla, si può fare tutto. Gli unici “giudici”, attualmente, sono le famiglie, che però a volte non valutano la scuola per i risultati che garantisce, aspettandosi semplicemente che non crei difficoltà ai figli».
Il libro è acquistabile (al costo di 26 euro) su Amazon o presso la libreria Goggia di Asti.