«I giovani devono diventare artefici di speranza – ha detto Carla Barale – e la scuola deve aiutarli a realizzare i loro sogni. Bisogna dare ai ragazzi la nostra disponibilità ad ascoltare i loro problemi ed incoraggiarli ad affrontare un futuro che troppo spesso vedono pieno di paure».
Le borse di studio intitolate a “Gesualdo, Clemente e Lia Nosengo”, istituite 50 anni fa da Clemente in memoria del fratello Gesualdo, importante pedagogista e fondatore dell’UCIIM, sono state consegnate a sette allievi meritevoli delle scuole sandamianesi: a loro il prof. Serafino Nosengo ha ricordato che «la gentilezza, l’empatia, la responsabilità e l’entusiasmo sono fondamentali nel rapporto educativo».
Per la scuola primaria sono stati premiati Dushan Goshev (San Giulio), Beatrice Torchio (Gorzano), Giulia Strocco ed Angelica Gilardetti (“Gardini”), per la scuola media gli allievi Emanuel Cacau e Mattia Montanera, mentre per l’alberghiero “Penna” il premio è toccato a Simona Farinasso.