Dalla Errebi quattro veicoli elettrici al Comune
Sono quattro i veicoli elettrici che la famiglia Borsello storica proprietaria del GRUPPO ERREBI ha messo a disposizione, per un anno in comodato d’uso gratuito, del Comune di Asti. Quattro modelli di ultima generazione che saranno utilizzati per destinazioni diverse: una berlina di rappresentanza Nissan Leaf, un furgone Nissan NV 200, una Renault Zoe e una Renault Twizy “e per un anno – informa Stefano Borsello, Amministratore Delegato del Gruppo – sosterremo noi i costi di bollo e assicurazione” ma, a loro spese, è stata anche installata in Asti (davanti al Teatro Alfieri) la prima colonnina per la ricarica dei mezzi, una colonnina ad uso esclusivo del Comune mentre entro l’estate, ha fatto sapere il sindaco Maurizio Rasero, in giro per Asti saranno a disposizione quattordici colonnine per le ricariche dei veicoli elettrici.
Un grosso investimento per la Errebi
“E’ stato un grosso investimento da parte nostra – ha sottolineato Stefano Borsello – e lo scopo è anche quello di incrementarne l’uso dimostrando che queste vetture non sono “giocattoli” ma veri e propri mezzi da utilizzare tutti i giorni nel pieno rispetto dell’ambiente, auto che permettono l’accesso ovunque e a cui poi sarà difficile disabituarsi.” Alla presentazione dei veicoli, oltre all’Amministratore Delegato del Gruppo Errebi e al Brand Manager Alfonso Pepe, era presente il sindaco Maurizio Rasero, il vice sindaco Marcello Coppo e numerosi assessori, al termine dell’evento poi il vice sindaco Coppo ha provato in anteprima Issimo, la nuova bicicletta con pedalata assistita della Fantic, il famoso marchio con cui il Gruppo Errebi collabora da pochi mesi e che va ad aggiungersi al brand Yamaha, acquisito lo scorso anno.
Un Gruppo all’avanguardia
Un’offerta in più che rende il GRUPPO ERREBI sempre più all’avanguardia, con proposte a 360° per ogni esigenza del cliente “perché noi alla nostra clientela ci teniamo – conclude Stefano Borsello – ed è nei momenti di crisi come questo che bisogna mettere da parte la razionalità, farsi guidare dal cuore, non fermarsi ad aspettare che passi, insomma siamo un po’ matti perché, come diceva mio padre Roberto, per fare questo mestiere bisogna avere una lucida follia.”
Monica Jarre