«È stata un’esperienza entusiasmante – ha raccontato Riccardo Germani, presidente dell’Associazione nazionale tartufai italiani – Ragazzi e adulti hanno potuto vivere la magia della ricerca dei tartufi per la prima volta senza barriere». La giornata si è conclusa con un aperitivo e un pranzo conviviale in un ristorante locale, favorendo socialità e condivisione.
«L’obiettivo è promuovere un turismo del tartufo inclusivo: le persone erano entusiaste e vogliamo espandere il più possibile questo progetto», ha aggiunto Germani, che annuncia anche nuovi progetti: un pacchetto turistico di tre giorni che unirà la cerca del tartufo a visite a cantine, strutture ricettive e attrazioni culturali completamente accessibili. «È un passo avanti per valorizzare il territorio e renderlo davvero alla portata di tutti», ha sottolineato sempre Germani. Il Monferrato si conferma così una meta innovativa per un turismo che unisce tradizione, inclusione e valorizzazione del territorio.