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Il canile di Refrancore e la delicata strada per far adottare i suoi ospiti

La gestione affidata ad un team forte e coeso, con progettualità ed obiettivi univoci

Il cambio di Associazione al canile di Refrancore, avvenuto a giugno del 2020, ne ha trasformato l’immagine. I volontari, con competenze, conoscenze, capacità ed esperienze differenti, hanno formato un team forte e coeso con progettualità ed obiettivi univoci.

Inoltre, non solo si preoccupano di soddisfare i bisogni primari degli animali ma si impegnano soprattutto a facilitarne l’adozione. OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) sezione di Asti, che attualmente si occupa di questo canile, ha come obiettivo principale quello di favorire le adozioni dei cani presenti.

«In questo momento ci stiamo occupando di circa 85 ospiti  – informa Rosanna Matis, vice delegata di sezione – I volontari, oltre ad occuparsi della cura e del benessere degli animali, selezionano le domande di adozione, individuano il cane giusto per le persone che fanno richiesta informandosi sulle varie situazioni. Come, ad esempio, se nella nuova casa vivano    bambini o anziani o disabili e qual è lo spazio disponibile – sottolinea Rosanna Matis –  cerchiamo sempre di mandare il cane in una situazione idonea».

Numerose le persone interessate che arrivano con le idee chiare. «Chi viene da noi, in genere ha già in mente almeno la taglia dell’animale su cui rivolgere l’attenzione, – commenta la vice delegata OIPA – le domande che rivolgiamo a chi si presenta sono: perché si è scelto di prendere un cane in canile, che tipo di cane vogliono adottare, come e dove lo faranno vivere. E se ci sono situazioni che non riteniamo idonee per il benessere del cane, diciamo no».

Di solito alle persone più anziane si affidano cani tranquilli e grandi di età, i cuccioli invece vengono in genere consegnati a persone più giovani per il semplice fatto che essendo più vivaci devono essere gestiti in modo più dinamico. Trecento le adozioni fatte dal 2020 per cani un po’ di tutte le età «anche se, purtroppo, – continua Matis – l’animale più anziano è sempre quello meno richiesto, sia per la breve aspettativa di vita che per eventuali problematiche di salute, difficili da gestire economicamente ed emotivamente».

La sopravvivenza del canile di Refrancore avviene anche grazie alla passione e al sacrificio dei volontari, al buon cuore di chi adotta e di chi offre aiuti materiali o economici e alle tante iniziative organizzate.

Due i prossimi eventi in programma: domenica 24 novembre dalle 10 alle 19 il mercatino di San Lazzaro nel salone parrocchiale e il 30 novembre la raccolta di pappe all’Arcaplanet.  «A dicembre faremo anche i mercatini di Natale – conclude Rosanna Matis – ma le date sono ancora da confermare;   ai banchetti si potrà prendere il calendario del canile 2025». Tutte le novità e le iniziative del canile di Refrancore sono presenti sulla pagina Facebook e Instagram, per info 351 63336333 anche whatsapp.

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