C’è tempo fino al 31 maggio per firmare, all’Urp del Comune di Asti, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sull’inviolabilità del domicilio e per la legittima difesa
C’è tempo fino al 31 maggio per firmare, all’Urp del Comune di Asti, a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sull’inviolabilità del domicilio e per la legittima difesa. La proposta è dell’Italia dei Valori che, pur non volendo fomentare la giustizia “fai da te”, intende cambiare l’attuale normativa in materia per dare maggiori garanzie alle vittime e pene più aspre per i criminali che penetrano nelle abitazioni private, magari armati, minacciando, aggredendo e derubando (quando non uccidendo) i proprietari di casa.
“I cittadini onesti devono essere più tutelati e devono godere di una fattispecie della legittima difesa che sia più ampia rispetto a quanto previsto oggi dalla legge vigente – spiegano i promotori dell’iniziativa – L’obiettivo deve essere quello di poter difendere i propri beni una volta subita una violazione del proprio domicilio, del proprio negozio o della propria abitazione”. L’IDV ha deciso di depositare in Cassazione una proposta di legge popolare per punire più severamente la violazione del domicilio “attraverso il raddoppio delle pene, ora fissate ad un minimo di 6 mesi e ad un massimo di 3 anni e potenziando le possibilità della legittima difesa, invero ad oggi alquanto limitate”.
Uno dei punti centrali sui quali l’Italia dei Valori insiste molto non è solo punire più duramente chi fa irruzione in casa altrui con cattive intenzioni, ma anche escludere qualsiasi responsabilità per i danni subiti da chi volontariamente si introduce nelle sfere di privata dimora. “Vogliamo dunque evitare – spiegano dall’IDV – ogni ipotesi di trasformazione dell’aggressore in vittima”. E’ già successo che, in alcuni casi, aggressori feriti durante tentativi di rapina siano poi stati risarciti dai proprietari di casa, finiti sotto processo per aver ecceduto nella legittima difesa.
Non un incentivo a farsi giustizia da soli, ma una legge che garantisca, come succede in altri Paesi, che la difesa della proprietà privata sia effettivamente un diritto riconosciuto ai cittadini i quali chiedono garanzie per se stessi e per i loro famigliari. Gli interessati possono firmare la proposta di legge all’Urp di piazza San Secondo 1 presentando un documento di identificazione valido.
Riccardo Santagati