All’udienza non era presente e il giudice Giannone gli ha imposto un termine di 20 giorni per andare a firmare l’autorizzazione alla Map (Messa alla Prova) altrimenti rischia di non poter accedere a questa forma di sospensione del procedimento penale.
Flavio Boraso, ex direttore generale dell’Asl di Asti e oggi alto dirigente di una clinica di Bra, ha presentato, attraverso i suoi avvocati Scagliola e Paparozzi, un piano di lavori di pubblica utilità di 8 ore settimanali per 6 mesi presso il Cottolengo di Torino.
Un accordo contro il quale non si è opposta l’Asl di Asti, rappresentata dall’avvocato Rattazzi e che vedrà ad ottobre del prossimo anno, se l’attività verrà confermata, l’estinzione del reato.
Due gli episodi che gli sono stati contestati. Il primo riguarda la richiesta e l’ottenimento, da parte sua, di un risarcimento per i danni riportati dall’auto che aveva all’epoca in cui era a capo dell’Asl di Asti. Aveva dichiarato di aver subito il danneggiamento della sua Jaguar nel cortile della Casa della Salute di Canelli dove si trovava per lavoro mentre le telecamere della direzione Asl di via Conte Verde lo aveva ripreso lì mentre strisciava, per errata manovra, la vettura contro cancello e muro.
L’altro episodio riguarda invece una richiesta di rimborso di una cena e soggiorno in un noto ristorante albergo della riviera ligure nel quale, si è appurato in seguito, l’ex dg si trovava non per ragioni di rappresentanza dell’Asl, ma per questioni personali.
L’ex dg nei mesi scorsi aveva già risarcito l’Asl.