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Cronaca
Lutto

Asti, cordoglio per la morte della professoressa Piera Medico

Martedì pomeriggio l’incidente, poi la dimissione dal Pronto Soccorso. La notte scorsa l’embolia fatale. Il ricordo del collega Malandrone.

Un’insegnante molto conosciuta ad Asti e in provincia, soprattutto in quella sua Castello d’Annone dove a lungo, appassionata di teatro,  è stata “anima” di iniziative  a favore della comunità.

Piera Medico avrebbe compiuto 65 anni fra poche settimane; pochi giorni fa era stata investita sulle strisce pedonali vicino alla sede del Cpia, scuola per adulti, in piazza Leonardo Da Vinci.

La scuola in cui lei insegnava con passione ad immigrati, immigrate, adulti e adulte per regalare loro una possibilità di vita migliore attraverso l’istruzione alla scuola serale in cui insegnava italiano e storia.

L’incidente è avvenuto martedì, nel primo pomeriggio, quando stava rientrando a lezione dopo la pausa pranzo al bar. E si trovava su quelle strisce per le quali da molto tempo chiedeva al collega Malandrone, consigliere di minoranza in Comune, di fare un’interpellanza perchè erano pericolose. E’ stata urtata da un mezzo ed è caduta a terra ma è stata sempre lucida, cosciente, vigile, al punto che allo stesso Malandrone, arrivato poco dopo, in attesa dell’ambulanza aveva chiesto di essere sostituita elencando tutti i suoi appuntamenti del giorno.

Poi il ricovero in Pronto Soccorso per un giorno, la diagnosi di fratture al bacino  e le dimissioni, mercoledì sera, con il ritorno alla sua casa di Castello d’Annone con il compagno Enzo Sobrino, storico sindacalista Cgil.

E’ nella notte che la morte l’ha colta nel sonno, a causa di un’embolia contro la quale i soccorritori non hanno potuto fare nulla.

La notizia della sua scomparsa ha scosso colleghi e studenti del Cpia e il paese di Castello d’Annone.

«A scuola eravamo come Sandra e Raimondo, ci dicevano – scrive commosso Mario Malandrone  –  Da terra, dopo l’incidente, mi chiedevi quanto ti volessi bene da 1 a 10.  Ti ho detto 9. Dovevo dire di più.
Non sapevo sarebbe finita così . Eri preparata, molto rompiscatole, eri un pozzo di passione e di preparazione. A te non sfuggiva nulla. Non ti sfuggivano le crisi degli allievi, le loro sfumature e li cercavi, li sentivi, li percepivi, li preparavi e non li mollavi mai. Dicevi spesso “Parte l’operazione salvate il soldato ….”
E partivi lancia in resta a salvare davvero l’allievo dalla dispersione.
E così per anni li  coccolavi, li tenevi come secondi figli.
Mancherai a noi, a tutti loro e mancherà la tua scuola colta e coraggiosa».

Anche Nicoletta Fasano, Israt, ha affidato ai social un primo commento a caldo del dolore che l’ha colpita alla notizia della morte della professoressa Medico.

«E adesso? Avevamo programmato tante cose da fare insieme, il concorso regionale, la mostra, la giornata della memoria e poi chissà ancora quante. Ho la chat piena dei tuoi messaggi. Sabato scorso un successo, tu contentissima e orgogliosa di tutti. Se non rispondevo subito alle tue chiamate continuavi a cercarmi. Piera era così: ti sfiniva perché metteva tutta se stessa nel suo lavoro di insegnante al Cpia Asti o nelle iniziative nella sua Castello di Annone. Accidenti Piera quanto mi mancherai».

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