I dati erano attesi e confermano le previsioni. Il Cda del Gruppo Cassa di risparmio di Asti ha approvato il bilancio consolidato al 30 settembre: tutte le cifre confermano la solidità della Banca e l’utile consolidato si atteta a 38,7 milioni.
Cifre attese, si diceva, dopo che nelle settimane scorse erano circolate notizie di una rettifica del bilancio semestrale in seguito ad una ispezione di Banca d’Italia che classificava come «deteriorati» alcuni crediti iscritti a bilancio.
Nella nota emessa a conclusione del Cda, si legge che «tutti i principali indicatori economici e patrimoniali confermano la solidità e la robustezza strutturale della Banca e del Gruppo nonché una solida performance operativa, evidenziando altresì l’efficacia del modello di business e la validità del Piano Strategico 2022-24».
“Il totale dell’attivo si attesta a 13,1 miliardi, in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (12,7 miliardi di euro) – continua la nota del Gruppo CrAsti -, mentre la massa fiduciaria è in sensibile aumento rispetto al 31 dicembre 23 (+670 milioni di euro), con un totale complessivo di 17,2 miliardi di euro, sostenuta in particolare dall’aumento (+9,2%) del risultato della raccolta indiretta, con 5,2 miliardi di euro di raccolta gestita e 3,1 miliardi di raccolta amministrata.
L’utile consolidato, in linea con le aspettative del Gruppo, si attesta a 38,7 milioni di euro, mentre l’utile della Banca di Asti è 39,3 milioni. Dato quest’ultimo che potrebbe risultare interessante per il maggior azionista, la Fondazione CrAt.
«I risultati dei primi nove mesi – afferma la Banca – sono positivi con riferimento all’attività caratteristica e in termini di redditività, oltre a confermare solidi coefficienti patrimoniali a testimonianza del positivo lavoro svolto dal management».