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Pip di Quarto
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Comune di Asti e Valtidone Logistic Development discutono per un polo nel Pip di Quarto

Approvato un protocollo d’intesa tra le parti per lo studio di un Piano particolareggiato che porti alla costruzione di un maxi insediamento di logistica

A Quarto, come deciso poche settimane fa dall’amministrazione Rasero, non c’è solo l’ipotesi, o meglio l’embrionale interesse (su cui dovranno essere effettuate verifiche e accertamenti di ogni tipo) di ospitare il secondo termovalorizzatore del Piemonte. Insiste ancora quel desiderio di far diventare Asti un grande polo della logistica collegato al progetto della Fondazione Slala e al retroporto di Genova.  Non stupisce quindi che la giunta comunale abbia approvato un protocollo d’intesa con Vld – Valtidone Logistic Development Srl di Assago (MI) per arrivare alla definizione di un Piano particolareggiato e ad altri atti di pianificazione necessari al conseguimento delle condizioni urbanistiche per costruire un grande insediamento produttivo destinato alla logistica.
L’area interessata dall’iniziativa è nel Pip di Quarto, la zona industriale a ridosso di corso Alessandria, che il Comune realizzò ottenendo un prestito dalla Regione.

Un’area Pip non molto fortunata, in realtà, che non è mai riuscita a decollare secondo le aspettative degli ideatori. Ma è anche un’area che rappresenta un costo per il Comune dal momento che, ogni anno e fino al 2030, l’Ente deve rimborsare alla Regione 234.000 euro per le opere di urbanizzazione effettuate. Da lì la ricerca, più o meno continua, che amministrazione dopo amministrazione è stata fatta per attirare investitori interessati al Pip di Quarto.

Adesso potrebbe essere la volta buona a giudicare dal proponente, leader nel settore, e dal cronoprogramma già inserito nel protocollo d’intesa tra le parti. Cronoprogramma che, passo dopo passo, punta a rilasciare il titolo abilitativo all’intervento il 2 novembre di quest’anno. Valtidone Logistic Development Srl ha già la disponibilità di diversi terreni in zona, circa 72.000 mq, ma è disponibile ad acquisirne altri che il Comune avrebbe intenzione di alienare con un’asta pubblica. In questo caso si potrebbe realizzare l’opera e avviare la costruzione del polo logistico che, in ogni caso, non escluderebbe l’eventuale costruzione del termovalorizzatore in un altro terreno della zona. «Occorre elaborare un Piano particolareggiato sull’area affinché venga disciplinata tutta la destinazione d’uso – spiega l’assessore all’Urbanistica Monica Amasio – Poi si andrà in gara per l’alienazione dei terreni del Comune. Il protocollo d’intesa con Vld è stato deliberato per dare garanzie a entrambe le parti. Stiamo comunque parlando di terreni già destinati a insediamenti produttivi».

Il protocollo con la società di Assago è, per il sindaco Rasero, la dimostrazione che per lo sviluppo produttivo e occupazionale della città si portano avanti tante strade e nessuna vuole escluderne un’altra.
«Come detto più volte, non ci fermiamo – osserva Rasero – Stiamo andando avanti su più fronti e se va in porto questa operazione potrebbe essere la prima di molte altre». Su come sia arrivata la Vld a iniziare il confronto per un insediamento ad Asti, Rasero spiega che «tutto nasce perché ho partecipato negli ultimi anni a diversi convegni e riunioni, anche a Lugano in Svizzera. Ho conosciuto operatori ai quali ho proposto Asti come zona strategica per lo sviluppo delle loro attività».

[nella foto il Pip di Quarto]

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