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Asti, strategie degli assaggiatori dell’Onav per non rischiare la patente dopo le lezioni di degustazione

“Pratiche virtuose”: programmazione di lezioni e serate monotematiche più presto di quanto non accadesse prima, meglio se dopo aver già mangiato

Il nuovo Codice della Strada mette in crisi anche chi il vino lo beve “per imparare”.

E’ il caso degli assaggiatori dell’Onav (organizzazione nazionale assaggiatori di vino) che si sono dovuti confrontare con l’inasprimento delle sanzioni e hanno dovuto trovare soluzioni per non rischiare la patente in occasioni di lezioni di degustazione sia ai corsi, sia ai tanti eventi programmati.

Il suo presidente, Vito Intini ricorda però, prima di tutto, che proprio grazie ad associazioni come Onav si sta diffondendo un’educazione al bere oggi molto necessaria.

«La questione deve essere valutata sotto due aspetti – si legge in una nota dell’Onav – quello dell’insegnamento e dell’educazione al bere e quello delle manifestazioni che coinvolgono sempre di più il vino nei suoi territori. E  l’Onav è impegnata da tempo su entrambi i fronti».

E detta alcune “pratiche virtuose” tipo la programmazione di lezioni e serate monotematiche più presto di quanto non accadesse prima meglio se dopo aver già mangiato. Altra indicazione è quella di versare meno vino nei bicchieri pur in quantità sufficiente per un buon approccio organolettico e non concentrare gli assaggi dei vini alla fine delle lezioni, in modo da favorire la metabolizzazione dell’alcol assunto.

L’Onav si è comunque impegnata a dotare tutte le sue sezione di alcolimetri per testare i soci che non si sentissero sicuri di essere in regola per mettersi alla guida.

Un altro importante aspetto consiste nell’adeguare l’organizzazione  delle manifestazioni riguardanti il vino o che ne contemplano il consumo. ONAV indica che queste siano organizzate in luoghi serviti da mezzi pubblici, oppure che vengano messe a disposizione navette per raggiungerli. Suggerisce inoltre di organizzarsi in gruppi alternando gli assaggi sempre con moderazione e magari  scegliendo di volta in volta chi possa fare da autista. reta, naturalmente, il senso condiviso di responsabilità civica che deve muovere qualsiasi azione e non solo quella del bere.

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