“Ho raccontato storie assurde legate al mio numero di maglia, e invece parte tutto da qui. Da quel giorno che mi diedero questa divisa enorme con questo 11 solo per fare una foto. Questa foto è sempre stata a casa di mia nonna Dina finché ha vissuto, e mi faceva sorridere vedermi lì con quel bel taglio a scodella sul suo freezer quando andavo a trovarla. Da quella palestra di Asti sono arrivato fino a Milano, e il 2 marzo 2025 ore 18.00 all’Allianz Cloud farò la mia ultima partita di campionato”.
Inizia così il recente post social di Matteo Piano, gigante buono della pallavolo nazionale e anima pulsante della città di Alfieri. Dopo tanti anni di successi, con la vittoria dello scudetto in maglia “canarina” a Modena, la medaglia d’argento olimpica a Rio 2016 con gli azzurri, il ruolo di leader e capitano di Milano, il centrale astigiano chiuderà quindi la carriera al termine della stagione.
“La Power Volley Milano, che ringrazio già da ora sta organizzando un saluto a fine partita con tutti coloro che ci vorranno esserci. Io non so cosa succederà a fine gara ma so che con voi sarà molto bello Sarei molto felice di abbracciarvi domenica 2 marzo (rimango anche tutti i playoff e fino all’ultimissima palla, però ci sembrava bello fare una fine speciale). Grazie a chi mi ha visto con quell’11 addosso, a chi mi ha sorriso , tifato e sostenuto. Fischi e insulti per fortuna pochi e non venite a farmeli proprio il 2 Anche con un golfino di lana o in costume da bagno mi sentirò sempre l’11 addosso e credo sia merito di tutto l’affetto che ho ricevuto”, conclude.
Lo sport nazionale è destinato quindi a salutare un grande, non solo per i successi ottenuti da atleta, ma soprattutto per la persona che ha sempre dimostrato di essere: un Uomo con la U maiuscola, capace di rappresentare sul parquet e in spogliatoio un riferimento certo per i compagni, un ragazzone che ha affrontato la sua carriera agonistica con un sorriso travolgente e coinvolgente, un pallavolista capace di farsi voler bene egualmente da tifoserie amiche e avverse. Un attestato di stima inderogabile, che non può che rendere gli astigiani ulteriormente orgogliosi. Si conclude una carriera di prestigio, l’uomo resta e sarà un piacere cogliere ulteriormente le sue molteplici sfaccettature, artistiche e non: Matteo è la pallavolo, ma molto di più. E saprà ancora emozionarci come a Rio.