Cerca
Close this search box.
Cascina Graziella: niente fondi, fermo il recupero
Attualità

Cascina Graziella: niente fondi, fermo il recupero

Cantiere fermo ormai da alcuni mesi a "Cascina Graziella Campagna" in attesa di nuove risorse economiche. L'obiettivo è riuscire a realizzare un progetto varato ormai quasi dieci anni

Cantiere fermo ormai da alcuni mesi a "Cascina Graziella Campagna" in attesa di nuove risorse economiche. L'obiettivo è riuscire a realizzare un progetto varato ormai quasi dieci anni fa, visto che nel dicembre 2006 vide la firma dell'accordo che coinvolgeva vari enti e il Comune, titolare dell'immobile confiscato ad un malavitoso siciliano condannato per mafia. L'immobile che sorge in frazione Santa Maria necessita di nuovi finanziamenti affinché possa vedere completato il recupero e così ospitare una comunità dove accogliere una quindicina di donne vittime di violenze o afflitte da dipendenze.

A riportare d'attualità la situazione sull'ex cascina "del mafioso" è stata la marcia promossa la scorsa domenica dall'associazione Guglielmo e Orsola Caccia di Moncalvo con il gruppo Libera di Asti, Aps Camminare lentamente e FederTrek e Nova Coop Piemonte. Una giornata completata dalla visita alle chiese della cittadina e al pranzo consumato nella sede del Gruppo Alpini moncalvese. L'obiettivo era proprio quello di raccogliere fondi da impiegare nella ristrutturazione della struttura intitolata a Graziella Campagna, vittima della mafia a soli 17 anni.

Per il recupero di "Cascina Graziella Campagna", secondo il progetto elaborato dallo studio di architettura A12 di Asti, sono stati già spesi circa 200 mila euro per la copertura del tetto dell'immobile e nel consolidamento strutturale di una superficie di circa 800 metri quadrati con annessa cascina. Restano da fare tutta l'impiantistica, la pavimentazione e posare gli infissi. «Ora servono almeno 300 mila euro, avendo il cantiere fermo da quattro mesi» spiega Liliana Maccario, incaricata da Libera di seguire il progetto moncalvese. Richiesta di fondi sono state fatte attraverso i bandi della Compagnia di San Paolo ma anche alla Fondazione Cassa risparmio di Asti. In precedenza avevano sostenuto "Cascina Campagna" Unicredit Leasing attraverso lo stanziamento di 60 mila euro, ma anche Nova Coop Piemonte con altri 36 mila euro che serviranno a finanziare la realizzazione dell'impianto elettrico.

Questo senza dimenticare la raccolta di tappi in sughero promossa dalla multinazionale portoghese Amorim Cork che, attraverso l'associazione Vignaioli Piemontesi, ha portato alla raccolta di circa 8 mila euro grazie alle iniziative di privati e cantine. Una raccolta di tappi che prosegue ancora e per tutti i dettagli a fare da riferimento sono i contatti dell'associazione Libera Piemonte (347 4137191) e Libera Asti (asti@libera.it) come anche Rinascita (assrinascita@libero.it, 0141 556234).

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale