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Faccia a faccia Asp-Sindacatisulla sicurezza a bordo dei bus
Attualità

Faccia a faccia Asp-Sindacati
sulla sicurezza a bordo dei bus

Al centro della querelle la sicurezza e il rispetto dei regolamenti a bordo dei pullman, in particolare sulla linea Asti-San Grato, ma anche sulle linee scolastiche Jona-Castiglione e Parini-Goltieri, dove si verificano comportamenti scorretti da parte di giovani più o meno noti. Mercoledì un incontro in Prefettura sarà l’ultimo tentativo di evitare uno sciopero degli autisti, come paventato dai sindacati che rappresentano i lavoratori dell’Asp

Le parti restano su posizioni molto distanti circa il metodo per garantire la sicurezza sugli autobus e, mercoledì, un incontro in Prefettura sarà l’ultimo tentativo di evitare uno sciopero, quello degli autisti, come paventato dai sindacati che rappresentano i lavoratori dell’Asp. Al centro della querelle la sicurezza e il rispetto dei regolamenti a bordo dei pullman, in particolare sulla linea Asti-San Grato (dove tutti i giorni sale un gruppo di Rom accusato di dare fastidio agli altri passeggeri e di non rispettare il regolamento di viaggio – leggi articolo), ma anche sulle linee scolastiche Jona-Castiglione e Parini-Goltieri, dove si verificano comportamenti scorretti da parte di giovani più o meno noti.
Gianpiero Freilino (Filt Cgil) e Luciano Tolu (Fit Cisl) hanno chiesto al presidente dell’Asp Beccuti, all’A.D. Golzio, al dirigente dei Trasporti Spriano e al responsabile del Personale Giacosa, la firma di due ordini di servizio che consenta agli autisti di bloccare il bus e chiedere ai Rom di scendere (o a chiunque altro non rispetti il regolamento) e, se necessario, di attendere l’arrivo delle forze dell’ordine senza procedere con la corsa. Altra richiesta è stata quella di poter fermare il pullman in mezzo alla carreggiata, o di saltare direttamente la fermata, se l’area predisposta davanti alle pensiline dell’autobus sia occupata da auto in divieto di sosta. Non solo. «Vogliamo che gli ausiliari del traffico, incaricati di multare le auto in divieto davanti alle fermate, siano accompagnati da un agente della polizia municipale, e questo per ragioni di sicurezza» aggiunge Freilino. Richieste che difficilmente saranno accolte, sia per quanto riguarda gli ordini di servizio che per quanto concerne “la scorta” agli ausiliari del traffico.

La replica dell’azienda
L’Asp, sottolineando come l’incolumità e la sicurezza di operatori e passeggeri sia considerata una priorità, annuncia che sulla tratta Asti-San Grato proporrà al Comune l’ipotesi di sostituire il pullman con il taxibus, il quale funzionerà su prenotazione telefonica degli utenti. Ipotizzato anche un tavolo di lavoro sulle questioni della sicurezza, tavolo  al quale i sindacalisti hanno già detto di non essere interessati a partecipare perché non ritengono sia loro compito risolvere problemi legati all’ordine pubblico.
«I problemi – replica il presidente dell’Asp Beccuti – non si risolvono a colpi di ordini di servizio, come vorrebbe il sindacato: Asp è assolutamente in linea con il modus operandi di tutte le aziende di trasporto pubblico che operano nelle grandi aree urbane metropolitane. L’incontro, se da un lato ha consentito di giungere ad alcune soluzioni condivise, dall’altro ha confermato l’indisponibilità dei rappresentanti sindacali di categoria ad affrontare il nodo della sicurezza in modo più ampio. A fronte di questo rifiuto, l’azienda chiederà al sindaco di convocare un tavolo sulla sicurezza a cui partecipino i rappresentanti sindacali confederali».
Sui parcheggi selvaggi davanti alle fermate, problema riscontrato in corso Savona e Torino, più che altrove, l’azienda annuncia di voler garantire la presenza quotidiana dei propri ispettori che, oltre a verificare la situazione, potranno elevare multe agli automobilisti indisciplinati. «Gli ausiliari temono di essere aggrediti, – interviene Tolu – è già successo a San Rocco e in piazza Catena. Ad oggi abbiamo una decina di addetti in servizio, ma fissi sono appena tre e, sebbene lavorino in coppia, bisogna garantire loro che possano farlo in condizioni di sicurezza».

Riccardo Santagati

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