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Operazione "fuorigioco",Matteo Paro si dichiara estraneo
Cronaca

Operazione "fuorigioco",
Matteo Paro si dichiara estraneo

Si chiama “Operazione Fuorigioco” l’inchiesta che la Guardia di Finanza sta mettendo in atto da alcuni giorni nel mondo del calcio e tra gli indagati figura anche il calciatore astigiano Matteo

Si chiama “Operazione Fuorigioco” l’inchiesta che la Guardia di Finanza sta mettendo in atto da alcuni giorni nel mondo del calcio e tra gli indagati figura anche il calciatore astigiano Matteo Paro, che in queste ore sta manifestando a chiare lettere la sua estraneità ai fatti e la sua assoluta buona fede. Perquisite le abitazioni e gli uffici di numerosi dirigenti di squadre di calcio di serie A e Serie B, nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura di Napoli per evasione fiscale e false fatturazioni.

Gli indagati dalla Procura sono calciatori, procuratori sportivi e dirigenti, fra cui anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il procuratore sportivo Alessandro Moggi, il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ex dirigente della Juventus Jean–Claude Blanc. La procura di Napoli fa riferimento a un presunto “meccanismo fraudolento architettato per sottrarre materiale imponibile alle casse dello Stato” che avrebbe sfruttato la compravendita di giocatori tra il 2009 e il 2013 grazie ad un accordo tra procuratori e dirigenti. Agli indagati sono stati sequestrati complessivamente circa 12 milioni di euro; le società di calcio coinvolte sono 35.

Secondo il procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli e i pm Stefano Capuano, Vincenzo Ranieri e Danilo De Simone, i procuratori dei calciatori “provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le proprie prestazioni, simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi”. Nel caso specifico di Matteo, sotto analisi è il passaggio del centrocampista dal Genoa al Bari (indagati Alessandro Moggi, Claudio Garzelli e Giorgio Perinetti, dirigenti del Bari). Per il trasferimento dello stesso Paro dalla Juve al Genoa sono indagati Moggi, il presidente del Genoa Enrico Preziosi e lo stesso calciatore. Invece, per la cessione di Paro dal Genoa al Vicenza sono indagati Moggi, Preziosi e l’ad dei grifoni Alessandro Zarbano, e i dirigenti veneti Sergio Cassingena, Massimo Masolo e Dario Cassingena.

La logica lascia presupporre che l’atleta, che tra poco compirà 33 anni e che dopo tanti anni sfortunati a causa di diversi guai fisici è tornato a calcare i campi di serie B col Crotone dell’ex compagno al Genoa Juric, abbia firmato gli accordi in assoluta buona fede, pertanto a finire sotto esame sarebbe l’agente e i dirigenti che hanno sottoscritto gli accordi. E’ arcinoto che il compenso pattuito coi procuratori al momento del passaggio di un calciatore da una squadra all’altra sia elargito dai club, che hanno un vantaggio fiscale nell’operazione, potendo “scaricare” la procura come costo d’impresa. Sarebbe interessante invece far luce sul rapporto tra dirigenti e agenti e sugli eventuali accordi a riguardo della “spartizione” delle procure.

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