Bilancio pienamente positivo, a Cocconato, per la prima edizione del Vertigo Summer Festival, che ha visto protagonisti cinquanta artisti di tutto il mondo. Ad organizzare l’evento ilcentro nazionale di produzione BlucinQue Nice, in collaborazione con la Fondazione Cirko Vertigo e il sostegno di Combriccola Marchetti, patron della kermesse, Mic, Fondazione Compagnia San Paolo. L’evento è stato sostenuto integralmente dall’imprenditoria privata: Cocchi, MoleCola, Baladin, BBBell, San Bernardo, Autolinee Giachino.
Per quattro giorni circo contemporaneo, teatro di strada, musica dal vivo, magia, teatro di figura e teatro fisico hanno animato ogni angolo del centro storico di Cocconato. Ad aprire la kermesse è stato il funanbolo Andrea Loreni, uno dei pochi al mondo specializzato in traversare a grandi altezze, che in piazza Melchiorre Giordano si è esibito in una camminata mozzafiato a un’altezza di 20 metri dal suolo, in equilibrio su un sottile cavo d’acciaio lungo 80 metri.
Andrea Loreni ha iniziato le sue attività nel 1997 con il teatro di strada. Appassionato di equilibrismo inizia con un cavo basso che alza gradualmente fino ad arrivare alle grandi altezze. La sua prima camminata sul cavo alto risale a giugno 2006 con l’attraversamento del Po nei pressi di Torino su una fune lunga 120 metri a 12 metri di altezza. Si esibisce principalmente in Italia, ma è stato anche in Giappone, in Austria e in giro per l’Europa.
Particolarmente apprezzato anche lo spettacolo itinerante per le vie del borgo “Come angeli dal cielo” con gli artisti dell’Acccademia Cirko Vertigo che hanno reso omaggio agli angeli del Silence Teatro. Tra gli altri artisti e le compagnie ospiti dell’evento i Bandaradan, ArteMakìa, Rafael Sorryso, The Charming Jay, il giocoliere Davide Partinico, il burattinaio argentino Adrian Bandirali, Teatro Necessario, Girovago e Rondella Family Theater, Dromosofista, Thomas Goodman, Chapitombolo Academy, Milo e Olivia.
Ad arricchire l’evento, lo street food diffuso lungo via Roma e in piazza don Monchietto con le sfiziose specialità locali e non solo e il “Dopo teatro” nel cortile della Combriccola Marchetti, uno spazio dove gli spettatori hanno potuto scoprire il dietro le quinte. Non è mancata la componente sociale: gli artisti, riprendendo un’antica tradizione degli spettacoli di strada, al termine delle loro esibizioni sono passati col cappello a raccogliere le offerte, che saranno devolute a un’organizzazione umanitaria che aiuta l’infanzia di Gaza.
Il festival si inserisce nel più ampio progetto di rigenerazione territoriale “Cocconato verso il villaggio diffuso”, curato dalla Combriccola Marchetti. Nato dall’iniziativa di Alberto Marchetti, Leo Longo e Fabio Digilio, mira a valorizzare uno dei borghi più belli d’Italia attraverso un modello innovativo che integra ospitalità, botteghe artigiane, attività culturali, produzioni locali e nuove forme di ospitalità.
«Portare qui, nel paese della mia infanzia – evidenzia Alberto Marchetti – una kermesse di questa importanza è stata una scommessa funambolica davvero. Le radici del mio progetto, come sempre quando si butta il cuore oltre qualsiasi diktat di business, sono profondamente emotive: Cocconato è il paese dei miei nonni e delle lunghe estati. Questi giorni di festa sono stati la risposta migliore a chi mi chiede perché queste colline hanno monopolizzato la mia testarda e viscerale visione imprenditoriale».