Arriva la dichiarazione della direzione dell’Asl di Asti dopo il nostro servizio sui parenti dei pazienti che, da qualche settimana, non possono più aspettare le visite dei loro cari in sala d’attesa ma fuori, sul marciapiede, a qualsiasi ora e in qualsiasi condizione meteo (soprattutto nell’afa e nel caldo). Vedi articolo completo qui.
Questo ciò che dice l’Asl: «In merito alle nuove disposizioni per i parenti dei pazienti in attesa di visita o ricoverati al Pronto Soccorso, la direzione strategica dell’Asl AT precisa quanto segue.
La riduzione degli spazi nella sala d’attesa del Pronto Soccorso si è resa temporaneamente necessaria per consentire l’esecuzione degli interventi di adeguamento anti-sismico del Cardinal Massaia. La metratura della sala era già limitata, con il cantiere in corso il contingentamento degli accessi è inderogabile per motivi di sicurezza. I lavori sono stati anticipati all’inizio della stagione estiva in quanto il flusso pazienti al PS è nettamente inferiore rispetto al periodo invernale soggetto al congestionamento per ondata influenzale e/o traumi da caduta.
Nell’arco di poche ore si procederà alla sistemazione dell’area esterna al Pronto Soccorso, estendendo la zona d’ombra e implementando le sedie.
Si precisa che da sempre, di regola, il personale del Pronto Soccorso valuta la possibilità di accesso di un solo familiare quando si presentano condizioni di particolare gravità che lo rendono necessario».
«Comprendo il disagio di pazienti e familiari e mi scuso con loro – afferma il direttore generale dell’Asl di ASti Giovanni Gorgoni – vincoli strutturali e norme di sicurezza non trascurabili ci obbligano ad una scelta impopolare ma necessaria. Assicuro che faremo il possibile per allestire in tempi rapidissimi un’area di sosta più confortevole e per potenziare il segnale della rete telefonica nell’aera interna al Pronto Soccorso, colmando una carenza che si trascina da molti anni».