Se non ci saranno imprevisti, entro la fine dell’anno, ma si spera anche prima, l’ultimo lotto dell’Asti-Cuneo sarà terminato e l’intero percorso dell’A33 sarà, finalmente, transitabile. «Oggi abbiamo dato ufficialmente il via alla posa delle campate del viadotto da 400 metri, che rappresenta l’ultimo tratto necessario per completare definitivamente l’Asti-Cuneo – commenta con soddisfazione il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Un’opera di cui si parla da troppo tempo e che al mio insediamento avevo trovato bloccata nelle autorizzazioni e senza fondi per completarla. Entro fine anno sarà finita e percorribile in tutta la sua lunghezza da Asti a Cuneo senza interruzioni. Un’arteria fondamentale per il nostro territorio, che darà anche piena accessibilità, con uscita al casello gratuita, per l’ospedale Michele Ferrero: un’altra opera che abbiamo sbloccato e portato a termine, e che oggi è considerata tra le migliori strutture sanitarie in Italia».
Il lotto II.6a che collegherà lo svincolo di Alba ovest (entrato in esercizio a maggio 2023) allo svincolo di Cherasco completerà il collegamento funzionale dell’Asti-Cuneo tra Marene (A6) e Asti est (A21). Lungo il tracciato sono in corso i lavori di costruzione dei ponti Rio Deglia e Vallone, del viadotto sulla sp7, i rilevati e le trincee. Ora si stanno svolgendo le operazioni di movimentazione degli impalcati metallici, assemblati a terra, relativi alle 8 campate (per ciascuna via di corsa) del viadotto sulla sp7 che, con una lunghezza complessiva di 402 m, scavalca la strada provinciale e il canale Enel.
Cirio, insieme all’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture Marco Gabusi, all’assessore alle Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino e ad altri amministratori provinciali e locali, è stato presente al sopralluogo effettuato a Roddi, al capo base della società Itinera, in occasione dell’avvio dei lavori che porteranno alla posa delle nuove campate. Ad accogliere i rappresentanti politici dei territori è stato l’amministratore delegato della società concessionaria Bernando Magrì, il direttore tecnico Valter Re, il direttore generale Federico Lenti e il direttore del cantiere Maurizio Deamici. «Sono state recepite tutte le modifiche richieste per rendere la struttura più leggera con una serie di alberature per mascherarla e così è arrivata l’autorizzazione definitiva» ha proseguito Cirio.
«Pensare che parta un cantiere così importante per terminare finalmente l’Asti-Cuneo – ha aggiunto Gabusi – è motivo di grande soddisfazione per la Regione Piemonte soprattutto per restituire al territorio un’opera così attesa». «Non si tratta solo di velocizzare i collegamenti tra l’Astigiano e il Cuneese, ma di proteggere e valorizzare un territorio unico – ha affermato l’assessore Bussalino – Evitare che il traffico pesante, in particolare i camion, attraversi le strade secondarie delle colline patrimonio Unesco significa tutelare il paesaggio, la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini».