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Attualità, Settembre Astigiano
Domenica mattina

Festival delle Sagre: tutti i temi della sfilata

Il corteo partirà alle 9.30 da via Cavour che percorrerà tutta per poi attraversare piazza San Secondo, proseguire per via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri, via calosso, viale alla Vittoria e arrivo Campo del Palio

Di seguito, per ordine di sfilata, tutti i temi che saranno portati in corteo dalle Pro loco. La partenza è prevista per le 9,30 da via Cavour con ritorno in Campo del Palio.

Frustatori di Rocchetta Tanaro accompagnati dal gruppo I Controcorrente
Storiche bandiere delle Società di Mutuo Soccorso

Milena (Pro Loco ospite)
Folklore e contadini siciliani di inizio ‘900

Azzano
Quando ad emigrare eravamo noi… Sogni, speranze, disperazione verso “la Merica”
Le vie di Asti si trasformano in oceano per accogliere la ricostruzione della grande nave che, divisa in classi, si riempie di uomini, donne e bambini stremati dalla miseria delle colline in cerca di fortuna in America ai primi del Novecento.

Casabianca
“L carbùn d’na vira”
Dal taglio degli alberi nel bosco ai ciocchi secchi tagliati a misura da mettere nelle stufe per scaldarsi e cucinare: tutto il ciclo della legna quando non esistevano attrezzi motorizzati a lenire la fatica dei boscaioli.

Castellero
La nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo
Tanti i “quadri” portati in piazza da Castellero per presentare la vita della nocciola. Si parte con le barbatelle in campo poi si passa alla pianta adulta che fruttifica e alla raccolta che coinvolge tutta la famiglia. Poi si vendono i sacchi ai mediatori e, quel che resta, si cucina.

Cunico
La vinificazione
L’atteso corteo che ripresenta la fatica ma anche l’allegria e la convivialità della vendemmia e della lavorazione del vino. Si staccano i grappoli in vigna e poi si pigia, a piedi nudi, nei tini. Con ragazze maliziose che fanno intravvedere qualche centimetro di gamba. Poi le brente di mosto nelle botti e, per finire, si “tira” il vino novello.

Mombercelli
La vecchia fabbrica del torrone
Il premiato laboratorio di torroneria Barbero ebbe origine a Mombercelli e in sfilata arriva una sua riproduzione fedele con alcuni macchinari d’epoca usati proprio dal fondatore del marchio oggi conosciuto in tutto il mondo. Con il doveroso omaggio alle nocciole, fondamentali per la buona riuscita del torrone.

Nizza Monferrato
Le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Cirio a Nizza Monferrato nell’anno 1936
Cent’anni dopo la sua nascita, Cirio fu omaggiato per la sua visionaria idea che portò alla creazione dell’industria conserviera. In sfilata tutte le attrazioni tipiche di una festa e, come chicca, latte d’epoca della Cirio, qualcuna originale, altre magistralmente riprodotte.

San Marzanotto
I due San Marziano: quello della Chiesa e quello della pentola
Un solo corteo, due momenti distinti. Il primo, quello di marzo in cui si onorava in chiesa il santo patrono e a novembre, quando la campagna era finita, la festa fatta di musica, ballo a palchetto, mangiare e bere all’osteria.

Valenzani
San Martin del masuè (il San Martino del mezzadro)
Torna in corteo l’atteso carretto stracolmo di materassi, vestiti, piccoli mobili, masserizie di ogni genere accatastate e legate l’una all’altra per non cadere. Rappresenta tutta la “casa” dei mezzadri che, a San Martino, finita l’annata agraria, si spostavano di cascina in cascina per trovare lavoro.
INVERNO

Banda musicale di Villafranca
Villafranca
La festa di leva
La Pro loco di Villafranca porta in sfilata l’allegria dei neodiciottenni del secolo scorso che salutavano l’arrivo della maggiore età con una grande festa collettiva, con tanto di “brando” in piazza e lancio dei grandi mazzi di fiori di carta. E poi la visita per il servizio militare e, prima di partire per la leva, un passaggio alla casa di tolleranza.

Callianetto
Il ciclo della canapa
Una coltivazione un tempo utilissima in campagna. Dalle forti fibre che ne derivavano, si realizzavano moltissimi oggetti di uso comune e teli di varie consistenze per la casa, il letto e i vestiti ma anche i sacchi per granaglie e farine. Tanti carri per mostrare ogni momento della lavorazione, compresa la “benedizione” della battitura in acqua per ammorbidire le fibre.

Cantarana
“Dai magnin alla ciapéta”: dall’antico mestiere di stagnino al carnevale cantaranese
Tutto invernale il tema che propone il passaggio degli stagnini di casa in casa per ripristinare le logore pentole delle cucine. E poi gli spazzacamini veri che lavoravano per evitare incendi spaventosi alle cascine e quelli “finti” che giravano di cascina in cascina, cantando e ridendo, nei giorni di carnevale in cerca di uova, dolci, pinte di vino per far festa.

Montechiaro
Le donne al voto per la prima volta: 2 giugno 1946
Tema nuovo per la Pro loco di Montechiaro che dedica ancora una volta la sfilata alle sue donne. Dopo le sartine degli ultimi anni, rievoca la prima volta di suffragio universale dopo la seconda guerra mondiale. Saranno riprodotti i seggi elettorali, con manifesti dell’epoca e le file ordinate di donne pronte a dire la loro con una croce sulla scheda.

Cortazzone
Martedì grasso
Si fa carnevale anche a Cortazzone con due momenti molto particolari che affondano nella tradizione. Il primo è il “ballo dell’orso” dove un uomo vestito di pelliccia, si esibirà racchiuso in una gabbia portata sul carro. E poi il parroco sul letamaio: era la goliardica “punizione” per non aver celebrato alcun matrimonio prima di Pasqua.

Revignano
Andùma a viè (la veglia nella stalla)
Arrivano i carri che riproducono, su ruote, una vera stalla dell’inizio del secolo scorso. Con animali, fieno, panchette e sgabelli. Era il posto più caldo dell’inverno dove gli uomini, nelle lunghe serate, riparavano gli arnesi da campagna mentre le donne filavano o ricamavano e insegnavano a farlo alle ragazze da marito. E i piccoli ascoltavano le “storie”.

Serravalle
I vecchi mestieri invernali
La pace invernale anche nel tema di Serravalle che rispolvera una gran quantità di arnesi d’epoca per allestire stalla e portico dove gli uomini passano il tempo a fare le riparazioni, a intrecciare ceste e a reimpagliare le sedie. Mentre le donne cucinano, ricamano o lavorano a maglia. Mentre per strada passano spazzacamini, stagnini e ombrellai.

Antignano
“Antignan el dì d’la fera ed San Sgund (Antignano il giorno della Fiera Carolingia)
Tutti ad Asti, il primo martedì di maggio, per la Fiera Carolingia che è appuntamento annuale con le novità, le cose da comprare e vendere, qualche “sfizio” che non ci si toglie durante l’anno. Da Antignano si arriva con ogni mezzo: a piedi, in bicicletta, in moto, in autobus. Tutto rigorosamente d’epoca.

Montiglio Monferrato
L’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del ‘900
L’acqua corrente arriva finalmente in tutte le case, anche nelle cascine più sperdute. E arriva la prima fontanella in paese, benedetta dal parroco ed elogiata dal sindaco. Alla cerimonia il procacciatore di nuovi contratti e il pittoresco venditore di ghiaccio che passa con il suo carrettino.

Quarto
“La Pentecusta”: il lunedì di Pentecoste
La Pro loco di Quarto ripropone per il secondo anno consecutivo il suo tema religioso scegliendo una delle feste che ancora oggi viene particolarmente curata: la festa di Pentecoste. Come sempre con l’aspetto sacro fatto di processioni con vestiti originali di grande bellezza e raffinatezza e l’aspetto profano della festa.

Tonco
Il gioco della Palatamburello
È una delle tradizioni sportive che maggiormente contraddistingue il paese di Tonco, dove ancora oggi si gioca. E’ il tamburello che in sfilata si presenterà con le divise dell’epoca. Con il contorno di tifosi appassionatissimi in grado di scaldare gli animi (anche troppo) ad ogni colpo.

Sessant
Quando la campanella dell’asilo suonava a Sessant
La scuola materna realizzata grazie al lascito di una generosa coppia del paese, per generazioni ha accolto i più piccoli che trovavano una prima occasione di istruzione e di gioco con gli altri sotto lo sguardo vigile delle suore. Visita medica ad inizio anno e l’amata giostrina. La sera gli stessi locali ospitavano il laboratorio di cucito e ricamo per le ragazze in età da marito.

Viarigi
“Al maseng”, il maggengo: la fienagione di una volta
Donne e uomini a piedi, vestiti con gli indumenti da lavoro dei contadini che tagliavano, lavoravano e raccoglievano quintali di fieno completamente a mano. Falci, bastoni per girare, rastrelli e tridenti e tanta fatica nei prati sotto il primo sole importante di maggio quando i fienili svuotati dall’inverno attendevano il primo fieno della stagione.

Banda di Costigliole
Variglie
La pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione
Dal primo all’ultimo carro si presenta tutto il ciclo di una pesca dallo straordinario retrogusto al limone. Innesti delle piantine, alberi con i frutti appesi, la raccolta nelle ceste e poi la lavorazione delle pesche tagliate a fettine sottili sottili che vengono infilate nello stretto collo delle bottiglie da vino, scure, per essere conservate tutto l’inverno.

Calliano
La fonte solforosa della Pirenta
Su un carro la riproduzione fedele della fontana solforosa della Pirenta, fra Calliano e Moncalvo. Un tempo tappa obbligata per i contadini alla ricerca di una rinfrescata per sé e per gli animali ma anche per i viandanti sulla strada per Casale. Era anche meta di bambini e adolescenti per la cura della pelle.

Castelnuovo Calcea
Semi di grano, semi di vita
La Pro loco di Castelnuovo Calcea porta in sfilata il ciclo di una coltivazione che sa di sacro e filosofico: il grano. Dalla semina alla raccolta fino alla trasformazione in farina per realizzare il pane.

Castell’Alfero
Castell’Alfero in festa per la nuova chiesetta
Secondo anno per ricordare il grande evento degli Anni Quaranta, in borgata Stazione, quando grazie ad una grande raccolta di soldi collettiva fu possibile erigere la chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria. In sfilata l’urlatore che chiede offerte a tutti, i muratori che lavorano all’edificio sacro e la sua inaugurazione con processione e festa con tanto di incanto di torte.

San Damiano
La festa ‘d San Roc, la festa di San Rocco
Messa, pic nic sul prato, gioco di bocce “al libero”, risate, prime amicizie amorose, bambini che scorrazzano felici, signore ben vestite: tutto questo nella festa del cambio del rettore alla chiesa di San Rocco, che si ripeteva ogni anno. E, in mezzo al pubblico, l’irresistibile ragazzo che distribuisce sonetti.

Mongardino
‘L martinèt (il maglio) ‘d Mungardin e l’antica fabbricazione degli attrezzi agricoli
Il pubblico assiepato ancora una volta potrà veder sfilare il carro più lungo del corteo storico contadino sul quale è caricato un originale maglio con fornace autentica e tutti gli ingranaggi e pulegge funzionanti. Intorno i figuranti che con grande maestria forgeranno zappe, vanghe e badili per lavorare i campi.

Villanova
Immagini del mercato della Piana
Tema nuovo per la Pro loco di Villanova che ritorna al Festival delle Sagre. Al centro della sfilata la gallina bionda, una tipicità della Piana Villanovese cui è dedicata anche una fiera. Ma la gallina non sarà sola perché sarà accompagnata da tutti gli amici di cortile e di stalla.

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