Poesia, arte e cucina albanese domenica alle 17 al Diavolo Rosso. Sul palco del locale di piazza San Martino il poeta Klodian Kojashi ricorderà Kole Idromeno, eclettica figura del Novecento che si
Poesia, arte e cucina albanese domenica alle 17 al Diavolo Rosso. Sul palco del locale di piazza San Martino il poeta Klodian Kojashi ricorderà Kole Idromeno, eclettica figura del Novecento che si dedicò alla scultura, alla pittura e all'architettura. La sua opera più celebre è certamente la cosiddetta Monna Lisa albanese: "Motra Tone" è il vero titolo dell'opera, un ritratto della sorella in abiti tradizionali realizzato nel gennaio 1883.
Più tardi Kole Idromeno si avvicinò a un'altra disciplina, la fotografia: i rudimenti li apprese dal garibaldino Pietro Marubi, esule in Albania, che a Scutari aveva avviato un'attività portando con sé dall'Italia le attrezzature necessarie. Anche Marubi sarà al centro del racconto di Kojashi, il patrimonio di negativi che produsse durante la sua attività – circa 500 mila scatti – è oggi di eccezionale valore storico ed è tutelato come patrimonio dell'Unesco.
Entrambi vissuti a cavallo tra Ottocento e Novecento, Idromeno e Marubi rappresentano due pietre miliari per il patrimonio artistico-culturale albanese. L'appuntamento al Diavolo Rosso sarà allietato inoltre dalle note di Jonathan Gabriel Guzman, violoncellista emerso grazie al programma "Sistema Orchestra" che sottrae i giovani del venezuela dal degrado e dalla povertà grazie all'insegnamento della musica.
In chiusura, le organizzatrici Sabina Darova e Amazona Hajdaraj dell'associazione Gheg&Toske proporranno un apericena (7 euro) ispirato all'arte culinaria albanese, con i prodotti e le ricette che vengono da questa terra.
e.p.r.