La cooperativa che ha in gestione Villa Quaglina è stata nuovamente allertata lunedì per l'arrivo, previsto in tarda serata, di un altro gruppo di 15 profughi sbarcati nei giorni scorsi sulle
La cooperativa che ha in gestione Villa Quaglina è stata nuovamente allertata lunedì per l'arrivo, previsto in tarda serata, di un altro gruppo di 15 profughi sbarcati nei giorni scorsi sulle coste meridionali. Con questi arrivi salgono a 50 i disperati che negli ultimi 10 giorni hanno fatto "toccata e fuga" sul territorio astigiano e da qui il rinnovo dell'invito della cooperativa Coala per la raccolta di indumenti usati e di disponibilità all'accoglienza diffusa in abitazioni e piccole strutture disseminate sul territorio.
Sempre lunedì, a mezzogiorno, è scaduto il bando di dichiarazione di manifestazione di interesse per l'accoglienza da qui a dicembre dei profughi che arriveranno e che verranno destinati dal Viminale alla provincia di Asti. La Prefettura, infatti, su indicazioni del Ministero dell'Interno, ha pubblicato questo primo avviso per la costituzione di una sorta di "Albo" di associazioni, cooperative, enti di vario genere disposti ad ospitare i profughi, a fornire loro vitto, alloggio, assistenza sanitaria, corsi di alfabetizzazione e attività di integrazione.
La Prefettura ha dichiarato di aver ricevuto diverse risposte a questa domanda di manifestazione di interesse, ma di non essere ancora scesa nel dettaglio di chi si è fatto avanti per rientrare nel novero di chi accoglierà i profughi. Sicuramente hanno partecipato a questa sorta di pre-bando le realtà che dalla primavera sono già impegnate nella gestione dei tanti gruppi arrivati sul territorio astigiano. Anche perchè fra i requisiti richiesti vi è una comprovata esperienza degli operatori in ambito Sprar o in altri progetti di accoglienza destinati ai richiedenti protezione internazionale e, nello specifico nella gestione della precedente "emergenza Nordafrica".
Nell'elenco di chi si è offerto alla Prefettura, presenti anche strutture alberghiere cittadine. Nei giorni scorsi, infatti, era insistentemente girata voce che qualche albergatore avesse intenzione di partecipare al bando mettendo a disposizione dei profughi e delle realtà che già si occupano di profughi, le camere della sua struttura.